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13/09/2007

Tutti uniti con Lirio Abbate

La solidarietà della categoria al collega minacciato da Cosa Nostra

"I giornalisti italiani non spengono i riflettori. Erano e restano vicini a Lirio Abbate, il cronista dell'Ansa di Palermo, minacciato dalla mafia e costretto a vivere sotto scorta". Lo sottolineano, in una nota congiunta, Ordine, Federazione Nazionale della Stampa, Inpgi, Casagit e Fondo Complementare. "La manifestazione di solidarietà di sabato scorso - aggiungono - non è stata un episodio; l'impegno della categoria, per testimoniare la verità dei fatti e riferirne con onestà e correttezza ai cittadini di questo Paese, non ha e non può avere pause. Così come l'attenzione e la vicinanza ad un collega che, solo per amore di verità e del suo lavoro, si trova oggi nella difficile situazione di dovere affrontare chi, della violenza e della sopraffazione, vuole fare una regola di vita dell'intera società". I giornalisti italiani, con tutte le loro rappresentanze istituzionali democratiche (Ordine, Federazione Nazionale della Stampa, Inpgi, Casagit e Fondo Complementare) spiegano dunque di essere "su questo fronte in prima linea per riaffermare il rispetto della legalità costituzionale, e allo stesso tempo, per esigere una battaglia ferma e convinta da parte della società civile e dello Stato contro l'impunità dei criminali e di ogni potere oscuro. L'appello di noi tutti è perché i giornalisti rimangano uniti su questa linea di coerenza, di testimonianza e di fermezza".

Ansa

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