La nostra categoria registra una situazione certamente precaria, considerati i diversi fronti aperti e le prospettive poco rosee all'orizzonte. La contrapposizione che registriamo tra editori e Fnsi è dura come non lo è mai stata e non ci sono risposte: sul precariato, sul lavoro nero, sul disagio profondo di carattere professionale, morale ed economico che attanaglia migliaia di operatori dell'informazione e della comunicazione. Tra questi i più colpiti sono i giovani e i colleghi pubblicisti.
Non è dato sapere come e quando la piattaforma contrattuale degli Uffici Stampa, presentata dalla Fnsi, che dovrà recepire la legge 150/2000, sarà attuata.
I colleghi che saranno eletti avranno una notevole responsabilità, una missione, per cambiare le cose, per fare le necessarie e opportune lotte al fine di ottenere i risultati che tutti gli iscritti e i colleghi si aspettano.
Antonio Calandra - delegato Associazione Stampa Subalpina
Castellaneta Marina Diario del XXV Congresso della Fnsi (9)