Sono orgoglioso di esser stato eletto da voi, come un Congresso come non se ne fanno più da nessuna parte. Questo sindacato ha fatto tanti sforzi, ha una grande storia alle spalle, e ha cercato in questo Congresso, pur non riuscendo a trovare la quadra immediata, a ricercare una soluzione unitaria. Non c'è intesa come unanimismo, ma c'è come consapevolezza dei problemi che affrontiamo: non può essere che così per un sindacato unitario, federale, plurale.
Nei fatti scriveremo il verbale del sindacato che gestisce in maniera partecipata e unitaria i problemi con le soluzioni possibili, sapendo che la nostra ragion d'essere naturalmente ci porta verso la ricerca di una strada comune. Lo faremo insieme con tutta la professione, con tutti i colleghi. La Fnsi continua rilanciando le vertenze aperte mettendosi in ascolto e dando il più possibile indicazioni chiare della marcia praticabile.
Il nostro lavoro è già cominciato ed è destinato a riempire pagine nuove della storia, che tra due mesi sarà centenaria, di questo sindacato. La Fieg sa che non può sottrarsi al contratto, sa che è una mediazione.
Nei fatti siamo già uniti e la controparte sa che questo sindacato, che riesce a eleggere il suo sindacato al primo scrutinio, è un sindacato forte. E domani, con l'aiuto di tutti voi, sarà ancora più forte. Se siamo arrivati a questo risultato lo dobbiamo a Paolo Serventi Longhi.
Il programma lo faremo insieme, sulla base dei documenti che il Congresso ci ha affidato. La fatica che ci attende è immane.
Franco Siddi - segretario generale della Fnsi
Castellaneta Marina Diario del XXV Congresso della Fnsi