Martedì 15 gennaio, presso la Fnsi, con inizio alle ore 12, il Consiglio Nazionale dell’Unci tornerà a schierarsi contro il disegno di legge del ministro Mastella sulle intercettazione telefoniche. Una norma che tutti i giornalisti avversano perché punta ad abolire il diritto dei cittadini ad essere informati sulle indagini preliminari. Il dibattito è aperto a politici, magistrati, avvocati, esperti e giornalisti.
La Commissione Giustizia del Senato sta per concludere l’esame del Ddl che dalla fine del mese può andare in Aula. E’ quindi, molto importante che i giornalisti tornino a far sentire la propria voce per evitare che a Palazzo Madama sia approvato un testo simile a quello, sciagurato, licenziato dalla Camera contro il quale l’intera categoria, senza distinzioni di ruoli o posizioni, si è compattamente schierata ed ha lottato, consapevole che impedirà l’informazione sulle inchieste penali.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti il 4 ottobre ha approvato, alla unanimità, un documento che afferma che il ddl “rappresenta un grave attentato alla libertà di stampa e al diritto di cronaca”. Il 14 dicembre in uno dei primi atti ufficiali dopo l’elezione, il presidente e il segretario generale della Fnsi, Roberto Natale e Franco Siddi, hanno scritto al Vice Presidente del Csm, Mancino che le polemiche sulla pubblicazione delle intercettazioni e i conseguenti interventi sui giornalisti “stanno determinando un pericoloso clima di tensione tra la Magistratura e l’informazione”. L’Unci il 24 maggio ha organizzato un corteo sin sotto il Senato e ha fatto approvare dal Congresso della Fnsi di novembre un odg che chiede una profonda revisione dell’impianto della proposta di legge.
Martedì 15, tra gli altri interverrà il senatore Felice Casson, relatore del provvedimento alla Commissione Giustizia di Palazzo Madama, i presidenti di Fnsi e Ordine, il segretario della Fnsi. Sono stati invitati i ministri Mastella, Amato e Gentiloni, i capigruppo del Senato e i senatori della Commissione Giustizia, i responsabili giustizia dei partiti, il presidente dell’Unione delle Camere penali.
Unione nazionale cronisti italiani
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