La crisi apertasi all’Editrice La Stampa con l’annuncio dell’amministrazione di non assicurare ai giornalisti per il 2009 gli attuali livelli retributivi in relazione al contratto integrativo aziendale, desta grande preoccupazione per il presente e il futuro del principale giornale del Piemonte.
Un annuncio tanto più inatteso in quanto giunge in un momento nel quale La Stampa sembrava avere intrapreso la via della risalita, come testimoniato anche dai plausi espressi alla redazione da autorevoli rappresentanti della proprietà. La decisione dell’assemblea di proclamare un pacchetto di tre giorni di sciopero appare quindi una scelta inevitabile per difendere non solo le buste paga, ma la dignità e futuro dello stesso giornale.
Le componenti di maggioranza della Federazione della Stampa “Autonomia&Solidarietà” e “Giornalisti Uniti” sono al fianco dei colleghi de La Stampa e si impegnano fino a ora a sostenere le ulteriori iniziative che il Comitato di Redazione del giornale intenderà assumere, auspicando tuttavia che possa riprendere al più presto un dialogo costruttivo con la proprietà.
Questa crisi, unita a quella che da mesi attraversa la piccola e media editoria locale, dove la Fipeg ha da poco annunciato la volontà di aderire all’Uspi applicando così ai giornalisti un contratto non proprio, trasforma inoltre quello che sta accadendo nel mercato editoriale piemontese in un vero e proprio “caso nazionale” sul quale la Federazione della Stampa dovrà prestare grande attenzione nei prossimi mesi, per evitare che le minacce di oggi si trasformino nella realtà di domani.
Stefano Tallia, coordinamento nazionale Autonomia e Solidarietà (vicesegretario Associazione Stampa Subalpina)
Sandro Devecchi, Giornalisti Uniti (Giunta Fnsi)