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10/11/2008

Casagit, disavanzo di 3,9 milioni: misure del Cda

Risposta alle polemiche per l'investimento del 2,7 del capitale in Lehman Brothers

Il Consiglio di amministrazione di Casagit si è riunito il 4 novembre a Roma per valutare le misure necessarie e indispensabili per rientrare entro tempi brevi dal disavanzo di gestione previsto per l’esercizio 2008. E’ stata innanzitutto formalizzata la decisione di ridurre da due anni a tre mesi, a far data dal 1° gennaio 2009, il tempo utile per la presentazione delle richieste di rimborso. Entro 10 giorni verrà messo a punto un primo pacchetto di interventi di riordino del sistema contributivo – tenendo anche conto dei differenti livelli di reddito – e del regime di prestazioni, privilegiando l’assistenza diretta, ma lasciando alla libera scelta dei colleghi la possibilità di usare come sempre le convenzioni in regime di assistenza indiretta. Sarà esaminato attentamente anche il sistema dei Poliambulatori cui i soci hanno libero accesso, identificando misure correttive che ne rendano meno onerosa la gestione. Quando saranno stati valutati gli impatti economici di queste misure il Cda le sottoporrà all’Assemblea Nazionale dei Delegati convocata per il 27 novembre prossimo. L’obiettivo è lasciare inalterate le garanzie nei confronti dei soci contenendo tutte le spese non indispensabili. Riprendendo alcune notizie di stampa, il Cda precisa che l’investimento in obbligazioni Lehman Brothers riguarda il 2,7% del capitale. Si tratta di titoli classificati Senior, quindi con maggiori garanzie che si traducono nella ragionevole certezza di un rimborso almeno parziale del loro valore, fatte salve le possibilità di altre azioni di responsabilità in via di esame da parte dei legali della Cassa. Questi titoli sono da due esercizi presenti nelle tabelle del bilancio della Casagit e sino all’Assemblea del 29 maggio scorso nessuno ne aveva messo in dubbio l’affidabilità. Il Cda respinge dunque qualsiasi pretestuosa contestazione riguardo a questo investimento.

Il disavanzo gestionale dovrebbe essere di 3,9 milioni di euro in linea con il consuntivo 2007. Il risparmio che la Cassa deve realizzare è pari al 10 per cento. Questa misura consentirà di riportare nell’arco di un biennio i conti della Casagit in attivo. Sul disavanzo pesano:

    * le condizioni generali dell’offerta sanitaria del nostro paese,
    * il mancato rinnovo contrattuale dei giornalisti italiani (ogni punto percentuale di incremento retributivo porta alla Cassa circa 750.000 euro),
    * il crescente divario tra le contribuzioni ed il costo delle prestazioni,
    * il calo del numero dei giornalisti contrattualizzati,
    * l’invecchiamento medio della nostra popolazione di assistiti.

Nel corso di questo mandato il Consiglio ha deciso di adottare regole che prevedono l’applicazione del criterio di competenza in luogo di quello di cassa per la redazione dei bilanci, prassi seguita sinora dalla maggioranza dei Fondi Sanitari. Questo cambiamento, che nasce anche dall’esigenza di allineare la Casagit alle prossime normative in materia, ha evidenziato 14 milioni di euro di oneri pregressi. Casagit precisa che si tratta di somme comunque ampiamente garantite dal Fondo di Riserva il cui onere sarà ammortizzato consentendo di liberare, del tutto, i prossimi esercizi da “fardelli” contabili non compatibili con le nuove regole.

Cda Casagit
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