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12/01/2009

Casagit, lettera del presidente Leone

"E' necessario intervenire per evitare nel 2009 un terzo anno di passivo"

Cara collega, caro collega,

             come avrai probabilmente saputo, la Casagit chiuderà il bilancio 2008 con un forte passivo, per il secondo anno consecutivo. Le ragioni sono sotto gli occhi di tutti. Il progressivo aumento della spesa sanitaria, la diminuzione del numero dei soci contrattualizzati a tempo indeterminato, il calo del reddito medio dei giornalisti, l’aumento dell’età media dei soci e il conseguente crescere delle loro esigenze in materia di sanità, la mancanza da quasi quattro anni di un rinnovo contrattuale dei giornalisti. Si tratta di ragioni oggettive, che riguardano l’intero paese. Il Consiglio di Amministrazione ha preferito sinora non prendere provvedimenti, nella speranza che si potesse almeno chiudere la trattativa contrattuale. Infatti ciò avrebbe consentito nuove entrate che potevano alleggerire la situazione.

              Purtroppo il contratto non c’è ancora, e ormai ci troviamo nella necessità di intervenire per evitare nel 2009 un terzo anno di passivo.

              Per questo abbiamo individuato una serie di misure, necessarie e indispensabili, volte a riequilibrare i conti nel più breve tempo possibile.

              Due le linee di intervento decise dal Cda.

Sul fronte delle prestazioni:

             - Verrà introdotto l’obbligo di presentazione di una richiesta di un medico (non necessariamente quello di base) anche per le visite e gli esami da effettuarsi negli ambulatori in convenzione diretta di Roma, Milano, Torino, Padova e Genova. Rimangono in vigore le eccezioni alla regola già decise nel giugno scorso per visite ed esami in regime di assistenza indiretta: le visite cardiologiche, quelle oncologiche, le ginecologiche, le pediatriche e quelle relative a patologie croniche accertate. Il provvedimento entrerà in vigore dal 1° febbraio 2009, fatta eccezione per le visite e gli esami già prenotati.

             - Poliambulatorio di Roma: è stato messo a punto un intervento di revisione delle tariffe, a totale carico dei medici, che assieme a un taglio degli oneri di esercizio riporterà il costo unitario delle visite al livello delle altre convenzioni in forma diretta.

             - Ricoveri: è in corso e proseguirà l’esame delle singole convenzioni per  individuare le effettive necessità e convenienze rispetto alle esigenze del territorio. L’obiettivo dichiarato è una riduzione significativa del numero dei rapporti in essere conservando quelli più convenienti  e tutelando le eccellenze. In pratica, avrete meno accordi convenzionali a disposizione ma quelli che resteranno avranno accertati livelli qualitativi e costi certi.

             - Contributo per l’acquisto di lenti correttive della vista: è stato deciso di portare a tre anni il periodo di maturazione del diritto alla loro sostituzione. Tale provvedimento, che esclude comunque minori e affetti da patologie croniche o conseguenti a interventi chirurgici, avrà effetto dal 1° gennaio 2009. Il prossimo Cda definirà una norma transitoria prima della messa a regime di tale provvedimento.

            E’ stata poi recepita in delibera la decisione di ridurre da due anni a tre mesi, a far data dal 1° gennaio 2009, il tempo utile per la presentazione delle richieste di rimborso. Tenuto conto però della vicinanza temporale dell’entrata in vigore di tale norma, si è stabilito che, in fase di prima applicazione, il termine sarà di sei mesi e quindi le fatture datate fino a dicembre 2008  potranno essere presentate entro e non oltre il 30 giugno 2009. Le fatture con data compresa tra gennaio e dicembre del 2009 potranno essere presentate alla Cassa entro e non oltre il 31 marzo 2010. Da gennaio 2010 entrerà definitivamente in vigore il termine improrogabile di tre mesi dalla data della fattura per la presentazione della documentazione di spesa da ammettere al rimborso.

            Inevitabile un intervento, davvero minimo, sul fronte dei contributi: entro i primi due mesi del 2009 verrà introdotto un contributo per i soci con familiari a carico parametrato su fasce di reddito.

            Una misura che avremmo preferito non varare in questa fase, certamente non positiva per la categoria (e non solo) ma che era comunque all’esame del Consiglio da molto tempo. Ci eravamo sempre interrogati infatti sull’evidente squilibrio tra due soci che, pur pagando la stessa cifra, ottengono dalla Cassa prestazioni per più soggetti appartenenti alla stessa famiglia. E abbiamo deciso di intervenire.

            Saranno esclusi dal provvedimento i soci con redditi inferiori al minimo stabilito dal regolamento. La misura del contributo e le modalità attuative del provvedimento verranno definite in occasione della prossima seduta del Cda del 21 gennaio 2009. Al fine di contenere nei limiti dell’indispensabile la misura del contributo, si terrà conto dei dati aggiornati di chiusura di bilancio del 2008 nonché dell’impatto economico derivante dalle misure già adottate e in corso di definizione. In ogni caso si tratterà di pochi euro al mese, che introducono un elemento di giustizia nel sistema contributivo.

            Sono misure dolorose, che però con qualche sacrificio consentiranno alla categoria di mantenere un sistema di assistenza sanitaria che ancora oggi – nonostante queste misure –  è di gran lunga il più conveniente nel rapporto prestazioni-contributi.

             Per chi volesse saperne di più sulle motivazioni che hanno portato il Cda ad assumere queste decisioni, rimandiamo  all’articolo “Casagit: le ragioni del cambiamento” che dall’inizio dell’anno sarà sul sito della Cassa : www.casagit.it.

            Certo che comprenderete le buone ragioni che hanno portato a questa manovra, la più tutelante possibile nei confronti dei soci, a nome del Consiglio di Amministrazione vi porgo il nostro più cordiale saluto.

            Andrea Leone, presidente Casagit

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