Il governo mette sul tavolo delle trattative fra Fieg e Fnsi una fiche da 10 milioni all’anno per coprire i costi dei prepensionamenti nei quotidiani. “Mancano i periodici”, gridano gli editori
“Con i giornalisti ci vogliamo bene, anche se spesso fanno i birichini. E allora facciamo i birichini anche noi…”. Parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla conferenza stampa di fine anno, durante la quale il premier non s’è infatti risparmiato una ‘birichinata’ ai danni dei suoi ospiti, l’Ordine dei giornalisti e l’Associazione stampa parlamentare: invece di fare una breve prolusione per lasciare subito spazio alle domande, ha parlato dei successi del suo governo per 45 minuti filati, vale a dire quasi tutto lo spazio concesso all’evento da Raiuno (domande della stampa e relative risposte sono state visibili solo su Rainews 24). Ribadendo peraltro le sue critiche alla tivù “ansiogena” nel racconto della crisi economica e attirandosi una replica del presidente della Fnsi Roberto Natale (“Non vorremmo essere ansiogeni, ma non possiamo accettare nemmeno il ruolo di ansiolitici”).
Berlusconi, comunque, ha trovato il modo di dimostrare la sua attenzione alla categoria impegnando il governo nella trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro tra Fnsi e Fieg: “Apriremo un tavolo a Palazzo Chigi”, ha annunciato, “e vedremo se con l’intervento del governo si riesce finalmente a trovare un accordo”.
Prima Comunicazione, numero 391, gennaio 2009