“La Prealpina”, quotidiano diffuso in Lombardia, Piemonte (Novara e Verbania) e Canton Ticino ha presentato ieri, giovedì 12 marzo, il piano di ristrutturazione previsto dall’annunciato stato di crisi. Tale piano ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell’intero organico.
I dati contenuti nel piano e le ipotesi di rilancio della testata sono a giudizio dell’assemblea dei giornalisti gravemente insufficienti sotto il profilo economico, della completezza e delle prospettive. Di qui la proclamazione di tre giorni di sciopero: giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 marzo.
In particolare l’assemblea rileva che «per la prima volta nella sua storia ultracentenaria “La Prealpina” si trova ad affrontare una situazione di drastico ridimensionamento della redazione, della foliazione e della diffusione, in quanto il giornale non sarebbe più in edicola in due province dell’area piemontese dov’è presente dal 1993».
L’assemblea dei giornalisti «pur riconoscendo il difficile momento attraversato dalla carta stampata a livello nazionale e, in misura minore, a quello locale, valuta che la crisi in cui versa “La Prealpina” sia stata in buona parte provocata da chi ha avuto le maggiori responsabilità nella gestione del giornale».
L’assemblea dei giornalisti chiede, infine, «all’opinione pubblica e alle forze politiche e sociali del territorio un sostegno in questa difficile battaglia che riguarda tutte le zone di diffusione del quotidiano e in particolare la provincia di Varese, di cui la Prealpina è patrimonio insostituibile».