Lasciatemi rivolgere un ringraziamento particolare ai nostri uffici, che hanno lavorato con passione e competenza. Mi riferisco alle nostre impiegate e in particolare a Anna Lazzaroni per le sue competenze specifiche e a Roberta Pellegrini. Roberta è la direttrice dell'associazione, sono veramente orgoglioso prima di averla assunta e poi di averla nominata direttrice.
E' doveroso un ricordo per i colleghi Francesco Bullo e Cesare Roccati è doveroso, per tutto quel che hanno fatto per il sindacato.
Ho lasciato la Subalpina in buone mani e lo sarà se Alessandra Comazzi sarà eletta nuovo segretario, come spero e come credo.
E' stato fatto un buon lavoro per questo contratto? I colleghi lo giudicheranno. Quello che bisogna sottolineare è che la Fnsi, con le segreterie Serventi Longhi e Siddi, ha lavorato duro per non far saltare il banco. Più di una volta ho detto in giunta che la linea del Piave difficilmente si poteva tenere, scoprire dopo quattro anni di aver avuto ragione. So benissimo che il punto più doloroso è quello degli scatti, siamo l'unica categoria in Italia o al mondo non so, che ha gli scatti fissi: so che è molto doloroso toccare questo. Se pensiamo alle proposte degli editori la giunta ha portato a casa quanto poteva portare. Non solo, ma nelle ultime quarant'otto ore gli editori hanno tentato il colpo di coda: mano libera sulla 416, piegando il sindacato, ma non ci sono riusciti e si è arrivati alla sigla.
Sarà compito dei cdr contrattare la nuova normativa e i piani di riassetto delle redazioni.
E' il massimo che si poteva ottenere nel 2009, se pensiamo per un attimo alla crisi che investe l'economia mondiale e che si è abbattuta anche come un uragano anche nel mondo dell'editoria. Fosse stato chiuso due o tre anni fa forse sarebbe stato diverso, ma bisogna guardare al futuro.
E' un contratto che aiuta i giovani, i precari, i più deboli e porta ossigeno agli istituti di categoria, mettendo dei paletti alle ristrutturazioni che ci saranno: è un contratto da tenere aperto tutti i giorni, da non mettere nel cassetto, per difendere ogni giorno quanto conquistato.
Profondamente soddisfatto dall'Inpgi, alla Casagit invece bisogna passare la mano: non è stata ben amministrata, cerchiamo di mandare a Roma persone competenti per rimettere in piedi questo istituto.
E' urgente una legge di riforma dell'Ordine, che va rimesso a nuovo, altrimenti mi pare che sia una grande corriera da terzo mondo, su binari incerti, dove si sale senza biglietto e si va verso la disoccupazione.
Una polemica che voglio fare con i giovanotti: il sindacato non ti deve dare niente, nessuno deve venire a indicarti dove si trova la sede della Subalpina, caro giovane devi trovarla da solo.
Franco Tropea, segretario uscente dell'Associazione Stampa Subalpina