Abbiamo constato che la Fnsi è passata dalla testimonianza all'azione, riuscendo a darci un contratto che ci consente di affrontare le crisi e le difficoltà di questo momento.
Malgrado le difficoltà enormi, in questo ultimo anno di trattativa siamo riusciti a fare un contratto che mantiene le caratteristiche storiche della contrattazione dei giornalisti italiani. Credo che sia giusto che ci sia un'elevata partecipazione del voto referendario: una prove di democrazia vasta, chiamiamo al voto 34 mila colleghi.
C'è uno spazio per questo sindacato e per le sue articolazioni di affrontare anche i problemi degli uffici stampa privati, possiamo essere interlocutori anche in quel settore.
Siamo impegnati nella difesa intransigente della libertà e del diritto di cronaca, coerentemente non faremo sconti a nessuno.
Credo che a noi serva, in Subalpina come in tutto il resto d'Italia, un sindacato forte e unito.
Giovanni Rossi, segretario aggiunto Federazione nazionale della stampa italiana