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23/05/2009

Congresso in diretta/5

Il dibattito: Cerrato, De Vito, Ozzano, Calandra, Cavallari, Valabrega, Caraci e Zagaria

Daniele Cerrato, vicepresidente Casagit

Credo che la Casagit riuscirà a superare questo momento di crisi, ma deve farlo con un po' di comprensione da parte dei colleghi. Abbiamo cercato con successo di fare emergere le difficoltà e gli errori che la Casagit si portava dietro da anni.


Antonio De Vito, vicepresidente Ungp

In ambito nazionale siamo stati attivi in questi ultimi quattro anni nel fiancheggiare e nello stimolare la dirigenza nazionale del sindacato a chiudere questo benedetto contratto che qualcuno temeva non si facesse più. Ci siamo riusciti tutti insieme, compresi i pensionati.


Renzo Ozzano, delegato Giornalisti Indipendenti

Si comprende perché molti free lance non si riconoscono nel sindacato. Bisogna guardare fuori dal palazzo e rimboccarsi le maniche. La nuova dirigenza dovrà ridare fiducia nel sindacato tutelando i free lance.


Antonino Calandra, delegato Giornalisti Indipendenti

Anni difficili, con il contratto che si è concluso dopo quattro anni e un mese. Non abbiamo fatto iniziative forti: il primo maggio del 2008 eravamo in pochi al corteo e dal palco gli interventi anche delle badanti, ma non dei giornalisti. Sulla 150 con il governo regionale non si riesce a dialogare, nonostante le mie richieste di istituire un tavolo.


Laura Cavallari, delegato Giornalisti Indipendenti

Mi chiedo se questo sindacato abbia presente quale sia la situazione attuale e come si sia evoluta negli ultimi anni. Non è un caso che su oltre 4mila colleghi inscritti all'ordine solo un quarto è iscritto al sindacato: c'è chi è obbligato alla partita iva. C'è questo sindacato? E cosa dice a questi ragazzi? Io sono una delle non applicate leggi 150. E' compito del nostro sindacato vigilare sull'applicazione della legalità come denunciare le situazioni di illegalità.


Alessandro Valabrega, fiduciario Torino città

E' vero che, bisogna aggiungere, ci sono dei giovani che se assunti non sanno neppure con quale contratto loro applicato. L'Aeranti Corallo ha permesso a molti di uscire dal nero, ma adesso è ormai il momento di migliorarlo, sia dal punto di vista economico, sia dell'innovazione tecnologica. Come fiduciario m'impegno ad avvicinare di più il sindacato ai colleghi, anche più giovani, delle testate del territorio.


Caraci Rosanna, delegata Giornalisti Indipendenti

Il lavoro del sindacato deve andare nella direzione di unificare una categoria che pare un condomino dove i piani non comunicano tra loro. Il sindacato a molti colleghi non risponde o risponde in parte. Se il sindacato fa una severe autocritica sul proprio operato forse da questi colleghi arriveranno nuove energie.


Rocco Zagaria, delegato Giornalisti Indipendenti

Credo che non sia un congresso normale, perché non siamo in una condizione di normalità. Siamo in prima crisi economica e non sono risparmiati da questa crisi giornali e tv. Di fronte a questo scenario siamo chiamati a misurarci nel prossimo futuro, perché non saranno anni di gestione normale: serve un dibattito di prospettiva. Se il sindacato vuol ritornare ad essere protagonista deve colpire al cuore le persone.

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