Barbara Ferrero, delegato Giornalisti Indipendenti
Le donne spesso sono quelle che pagano il prezzo più alto di una professione che stiamo vivendo con crescente disagio, dove i free lance sono liberi professionisti ma ricattati, in attesa di un contratto che tuteli anche loro: siamo in tanti, sottolineo in tante, e oggi è importante che sia forte e significativa la presenza delle donne in questo sindacato.
Giorgio Levi, fiduciario di Vercelli
Questa mattina ho fatto una foto con il mio iPhone al segretario Tropea e ho caricato l'immagine sul mio facebook. Farò anche un filmato e lo caricherò on line. Questa è informazione? Sì. Il mestiere è cambiato, ma non è chiaro come il sindacato dovrà porsi a questo cambiamento: stiamo entrando in un'epoca di profondi mutamenti. Ma gli editori sono sempre gli stessi della macchina da scrivere e io sento parlare di tagli da trent'anni. Anche noi non possiamo più essere il sindacato di ieri. La tecnologia ha aumentato a dismisura gli abusivi, da noi ci sono un sacco di collaboratori che lavorano in redazione col portatile, questo non è possibile. Chiedo che il futuro sindacato della Stampa Subalpina lavori con grande presenza sul territorio: c'è un popolo di nostri colleghi sfruttati che ha bisogno di capire che c'è un sindacato che aiuta quelli che non stanno in piedi.
Stefano Tallia, delegato Insieme per la Subalpina
Non è facile occuparsi di sindacato avendo il contratto principale aperto, sono stati tre anni di grande sforzo. Abbiamo fisicamente girato il Piemonte a parlare con i colleghi, trasformando Insieme per la Subalpina, che oggi non è più la sola alleanza tra le componenti storiche, ma l'insieme dei giornalisti piemontesi. Devo dire che Alessandra Comazzi in questo lavoro è stata preziosa. Doveroso un ringraziamento a Franco Trofea che oggi dopo cinque anni lascia: si può sempre fare meglio, ma non può essere messa in discussione l'abnegazione che abbiamo messo in questo impegno insieme anche al presidente Alberto Papuzzi.
Voglio guardare oltre il referendum, alla gestione di questo contratto, come verrà applicato all'interno delle redazioni.
Noi vogliamo essere un sindacato del quale i colleghi si fidano.
Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti
Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno portato fino qui. In tutti questi anni sempre ci siamo detti che c'era una crisi e che pareva non avere sbocchi, adesso il problema è complicato perché la strategia globale è quella di fare comunicazione senza i giornalisti. Rispetto a questi problemi le difficoltà complessive che ci sono, anche quelle sul contratto, sono la causa e non la conseguenza.
Ezio Ercole, delegato Giornalisti indipendenti
La sorpresa delle colleghe, giovani, ma preparate che sono entrate nel cuore del problema mi ha commosso. E' stato molto difficoltoso arrivare fino a qua: il nostro statuto è da rivedere, Quando si raccolgono cinquanta firme e poi vengono a votare poco più della metà, c'è qualcosa che non va. Serve una commissione statuto che aggiorni il documento per evitare vuoti di procedura che fanno sì che la certezza del diritto possa essere rispettata.
Non mi occuperò più della Subalpina, perché preferisco spostare le mie energie sull'Ordine regionale. In Piemonte migliaia di colleghi pubblicisti che svolgono l'attività a tempo pieno devono essere messi in conduzione di accedere al professionismo. Il sindacato ha cercato di fare un passo avanti, ma è stato un buco nell'acqua.
Alla Regione è uscito un bando per gli uffici stampa: purtroppo sono previsti quattro punti in più a chi è iscritto nell'elenco dei professionisti e questo non è giusto.
Chiedo che s'inserisca all'interno dell'esecutivo una rappresentante del comitato pari opportunità senza diritto di voto.