Sono 8.700 i co.co.co iscritti ad oggi all'Inpgi. Da gennaio 2009 e' entrato in vigore il nuovo regime contributivo per i giornalisti titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (i cosiddetti parasubordinati).
La prima novita' riguarda il versamento dei contributi, non piu' a carico del giornalista ma effettuato all'Inpgi direttamente dall'azienda.
Variata anche l'entita' della contribuzione che sara' elevata progressivamente (fino a raggiungere quella applicata dall'Inps nel 2011) e che passa dal precedente 12% (10% a carico del giornalista e 2% a carico dell'azienda) all'attuale 18,75% di cui, due terzi sono posti a carico dell'azienda, e un terzo e' a carico del giornalista. L'Istituto - si legge in una nota dell'Inpgi - ha fissato un termine, scaduto il 16 giugno scorso, per effettuare la
regolarizzazione - senza aggravio di sanzioni e interessi - del periodo gennaio-giugno 2009, con l'iscrizione all'Inpgi dei co.co.co. Ovviamente per i periodi successivi la possibilita' di iscrizione resta aperta.
Ad oggi si sono iscritte 1.109 aziende, di cui 670 hanno attivato ex novo il rapporto assicurativo con l'Istituto e 439 che invece avevano gia' attiva una posizione presso la Gestione principale dell'Inpgi. Giornalmente, comunque, continuano a pervenire ulteriori iscrizioni.
Tra le molte novita' previste dal nuovo regime, il riscatto dei corsi universitari e dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa precedenti all'entrata in vigore della legge 335/95; possibilita' di versare la contribuzione volontaria; introduzione dell'indennita' di degenza ospedaliera e di malattia; modifica dell'indennita' di maternita. ''Il volume delle posizioni attivate nel nuovo regime e' importante - afferma il Presidente dell'Inpgi Andrea Camporese - va sottolineato il valore dell'impianto complessivo delle norme, condivise da Fnsi e Fieg nell'accordo raggiunto con l'allora Ministro del lavoro Cesare Damiano, che assicurano a migliaia di giornalisti tutele e opportunita' prima inesistenti''. (ANSA).
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SOSPENSIONE DELLE RATE DEL MUTUO PER I GIORNALISTI DISOCCUPATI O IN CASSA INTEGRAZIONE
Il Consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani in linea con l'accordo intercorso tra Abi e Ministero delle Finanze nell'ambito dei provvedimenti per favorire le famiglie che si trovano in difficolta', ha adottato una delibera per alleviare lo stato di disagio economico dei giornalisti che hanno in corso la restituzione di un mutuo Inpgi
I giornalisti titolari di un mutuo con l'Istituto che vengano a trovarsi in cassa integrazione o in stato di disoccupazione possono chiedere la sospensione delle rate per un periodo di dodici mesi. Per tutto il periodo di sospensione non saranno addebitati interessi ed altre penalita'. Le rate, infatti, saranno posticipate al termine del periodo di ammortamento originariamente previsto. La sospensione cessera' nel caso in cui il giornalista venga reintegrato nel posto di lavoro o trovi una nuova occupazione.
''La decisione assunta all'unanimita' dal Cda - afferma il Presidente Andrea Camporese - rappresenta un segno importante di attenzione e solidarieta' ai colleghi che si trovano in difficolta' nell'ambito di una crisi rilevante. Insieme al sistema degli ammortizzatori sociali di categoria, questo provvedimento puo' rappresentare un'ulteriore elemento di protezione''.
I giornalisti interessati, per ulteriori chiarimenti e per inoltrare la domanda, possono rivolgersi agli Uffici dell'Inpgi scrivendo a finanziamenti@inpgi.it oppure contattare i seguenti numeri: 06.8578274-277-287. (ANSA)