La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, esprimono preoccupazione per la richiesta di stato di crisi della testata Tuttosport, che verrà discussa da domani a Roma: "In un momento in cui la crisi colpisce con durezza molti settori economici, in questi mesi in cui tanti cittadini, lavoratori e imprenditori, fanno mille sacrifici ogni giorno per riuscire a superare le indubbie difficoltà, sorprende venire a conoscenza dell'apertura della procedura per la richiesta dello stato di crisi da parte di un'azienda come Tuttosport che in questi anni ha saputo segnalarsi brillantemente, nel panorama della carta stampata italiana che certo non gode di ottima salute, per risultati di bilancio e di vendite".
Proseguono Chiamparino e Bresso: "L'apertura del procedimento al Ministero del Lavoro, ne siamo convinti, deriva soltanto dall'incomprensione che in momenti difficili può rendere il confronto molto critico. Ma la testata torinese costituisce un patrimonio notevole per tutto il Piemonte, prima ancora che per il giornalismo italiano. In quella redazione si sono formati professionisti di altissimo livello nel corso di oltre 60 anni di storia.
Nei momenti più difficili, a fine Anni '90, i lavoratori hanno saputo fare sacrifici e mostrare grande flessibilità consentendo all'azienda di tornare ad avere bilanci positivi e alla testata di scalare posizioni nelle classifiche di vendita".
"Per l'importanza che questa Azienda riveste e ha rivestito nella storia del giornalismo italiano, crediamo sia assurdo pensare a un impoverimento del progetto, a una perdita di posti di lavoro - tanto più nella situazione attuale generale - e riteniamo che si possano individuare soluzioni adeguate e ragionevoli".
Puntualizza Bresso. "Per questo, siamo disponibili ad aprire un tavolo presso la Regione - come in molte altre situazioni di crisi aziendali - per contribuire a trovare una soluzione positiva e non traumatica, considerando anche la serie storica di bilanci positivi del giornale negli ultimi anni. Speriamo che il confronto al Ministero possa portare maggiore chiarezza, ma nei prossimi giorni provvederemo a convocare le parti come richiesto dai lavoratori della testata".