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28/09/2009

Ecco perché manifestiamo

Diritto di sapere, dovere di informare

Disegni di legge bavaglio. Azioni forti in sedi giudiziarie.
Continue, giornaliere invettive pubbliche dei potenti, a cominciare dal premier, contro giornali e giornalisti, considerati non graditi.
Una minaccia aperta per chi fa informazione.
E un attacco al diritto delle italiane e degli italiani a conoscere i fatti che contano.
L’allarme è molto alto nel Paese.
Non è la prima volta che è stata necessaria la mobilitazione
anche contro governi di diversi da quello attuale.
Ma oggi si sta vivendo una fase di grande pericolo, con attacchi senza precedenti.
I GIORNALISTI NON SI FARANNO METTERE IL GUINZAGLIO.
Il mondo dell’informazione, insieme al mondo del lavoro ed alla società civile,
è chiamato a scongiurare questo pericolo.
L’INFORMAZIONE È IL PILASTRO DI OGNI DEMOCRAZIA
e la sua funzione non appartiene alla disponibilità del potere di turno.
OGNI FERITA CHE IL SISTEMA DEI MEDIA SUBISCE
DETERMINI UN FORTE CONTRACCOLPO ALLA LIBERTÀ DI TUTTI.
Per questo motivo, rivolgiamo un appello
a tutte le forze sociali, sindacali, associative
e a tutte le cittadine e i cittadini
perché, senza distinzione di parte o di schieramento,
raccolgano l’invito a partecipare alle iniziative per la libertà di stampa.

Sosteniamo i principi e i valori dell’articolo 21 della Costituzione
e tuteliamo il diritto inalienabile di ogni cittadino
a un’informazione libera, completa e plurale.
UN’ INFORMAZIONE  CHE NON DEVE SUBIRE ALCUNA FORMA DI BAVAGLIO.

PRESIDIO A TORINO in piazza Carignano
SABATO 3 OTTOBRE dalle ore 16 alle ore 19
 

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