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10/02/2010

TRA INFORMAZIONE E INTERCULTURA

Melting News, tre appuntamenti a Torino: un'associazione, un film, una ricerca

“Melting News”, tre momenti di approfondimento e riflessione sui temi dell’informazione e dell’intercultura. Sono state presentate questa mattina dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Associazione Stampa Subalpina.

«Oggi è forte l’esigenza di confronto e incontro tra le “culture” e noi giornalisti sentiamo la necessità professionale e civile di raccontare un Piemonte già e sempre più multiculturale – ha sottolineato Alessandra Comazzi, segretario dell’Associazione Stampa Subalpina -. Sentiamo la necessità di aprirci di più al territorio, al confronto con i cittadini, e con i nuovi cittadini italiani. Sentiamo la necessità di fare informazione e di costruire intercultura, insieme a tutte le realtà che fanno altrettanto sul territorio».

Viorica Nechifor, presidente dell’Ansi, associazione nazionale stampa interculturale, appena riconosciuta come gruppo di specializzazione in seno alla Federazione della Stampa (Fnsi), con Alessia Giannoni, del settore Media e Multiculturalità del Cospe, ha presentato il primo appuntamento: venerdì 19 febbraio, a Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, a Torino, si terrà il seminario “Italia e Europa. Esperienze a confronto”, al quale parteciperà anche Aidan White, segretario della Federazione internazionale giornalisti (IFJ).

«I giornalisti stranieri in Italia chiedono di poter essere iscritti all'Ordine dei giornalisti a tutti gli effetti e non all'elenco speciale come avvenuto finora – ha sottolineato la presidente dell’Ansi - . E' questo uno dei primi compiti che ci prefiggiamo e  lo porteremo avanti con ciascun Ordine regionale. Quello del Piemonte si è dichiarato disponibile e al momento sono due gli stranieri la cui domanda di iscrizione è stata accolta. Altri hanno mostrato una chiusura totale perché, attenendosi in modo rigido alla legge istitutiva dell'Ordine, i richiedenti non avevano cittadinanza italiana. Noi non lavoriamo in giornali 'speciali' e pertanto non vogliamo essere iscritti in un elenco speciale».

In Piemonte sono una ventina le testate che si rivolgono ai giornalisti stranieri, in lingua o meno. Ed è intorno ad una di queste testate, “Obiectiv”, il giornale degli immigrati romeni, che si dipana la storia di “Magdalena”, il film con cui si inaugura, la sera del 4 marzo, al Cinema Massimo, la X edizione di Piemonte Movie, gLocal Film Festival, quest’anno intitolata “The Stranger Edition”.

«”Stranger” sta per straniero, ma anche per estraneo, strano, diverso. E quindi qualcosa con cui è difficile confrontarsi, ma è anche necessario e stimolante confrontarsi – spiega Alessandro Gaido, direttore artistico di Piemonte Movie -. La nostra è una rassegna di tutta la cinematografia piemontese, girata, pensata, prodotta in Piemonte nell’ultimo anno. E se l’altr’anno era stato il tema del lavoro a focalizzare l’attenzione di molti registi, quest’anno ci sono arrivati invece molti lavori di ottima qualità sul tema dello “stranger” »..

E’ il regista di “Magdalena”, Alejandro de la Fuente, a raccontare: «E’ una storia vera. Magdalena Lupu narra le vicende dei suoi connazionali attraverso le pagine di Obiectiv. Al Gruppo Abele vede il film “Trevico – Torino” (1973) di Ettore Scola, nel corso di una serata organizzata da Diego Novelli. Aiutata dall’ex sindaco, che vede in lei un talento da valorizzare, ottiene una telecamera per raccogliere testimonianze e portare alla luce l’assurda morte di Dani, annegato nelle fogne della città nell’estate 2006. Tenacemente va a fondo nella sua inchiesta, ma la ricerca della verità non è l’unico motivo che la spinge ad andare oltre»..

Ultimo appuntamento sarà quello del 12 marzo al Circolo dei lettori, dove “Paralleli”, Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest, presenterà “Analisi sui media del Piemonte”: «E’ una ricerca svolta da docenti dell’Università di Torino – spiega Stefanella Campana, responsabile dell’Area Media di Paralleli -,  che “fotografa” il grado di consapevolezza e di affermazione di una ‘cultura dell’intercultura’ tra i professionisti dell’informazione piemontese, il  linguaggio da loro usato,  nonché gli spazi e le iniziative che coinvolgono direttamente i “nuovi cittadini” ».

«L’Ordine è consapevole che noi giornalisti, e le nostre testate, hanno ancora molta strada da fare per informarsi innanzitutto, per poi informare correttamente – conclude Sergio Miravalle, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte -. Questi appuntamenti di approfondimento e di riflessione, promossi con la Subalpina, vanno proprio in questa direzione. Si tratta di capire il momento e di dotarsi degli strumenti necessari per raccontarlo nel modo migliore, senza storture e senza forzature. Non è stata una forzatura neanche l’accoglimento delle richieste di iscrizione da parte di due giornalisti pubblicisti stranieri comunitari: si è trattato di contemperare la legge dell’Ordine del 1963, che richiede la cittadinanza italiana, con tutte le successive leggi europee che sanciscono la circolazione delle genti e il riconoscimento dei loro titoli. Ci preoccupiamo per legge dell’esercizio della professione giornalistica ed è con l’aiuto della società civile, attraverso il confronto con i cittadini, e quando è necessario anche attraverso le loro critiche, che noi giornalisti possiamo fare al meglio il nostro lavoro».
 

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