Anche a Torino sarà possibile assistere in collegamento diretto alla manifestazione “Rai per una notte”, promossa dalla Federazione della Stampa e da numerose altre associazioni della società civile per domani sera, giovedì 25 marzo, al Paladozza di Bologna.
L’appuntamento è, a partire dalle 20,30, nell’isola pedonale di via Verdi, di fronte al Palazzo della Radio. A promuovere la manifestazione torinese, alla quale l’Associazione Stampa Subalpina ha dato la propria adesione, sono i lavoratori della Rai cui va la piena solidarietà del sindacato dei giornalisti nella battaglia a difesa dell’occupazione e della presenza del servizio pubblico in Piemonte.
Mai come in questi tempi la difesa del servizio pubblico va di pari passo con quella di un’informazione libera dai condizionamenti e dai bavagli, che hanno caratterizzato anche l’ultimo e delicato mese di campagna elettorale. Aver impedito alla Rai di svolgere la sua funzione informativa, chiudendone i talk-show, resta una ferita grave per la nostra democrazia alla quale non smetteremo di opporci.
ASSOCIAZIONE STAMPA SUBALPINA
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Pubblichiamo il comunicato dei lavoratori Rai:
"NON VOGLIAMO DISSOLVERCI"
Stato di agitazione alla Rai di Torino
I lavoratori Rai di Torino scendono in piazza, la notte di giovedì 25 marzo in via Verdi e, aderendo all'iniziativa nazionale di Rai per una notte in difesa del servizio pubblico radiotelevisivo e dell'informazione libera e pluralista, denunciano la gestione suicida dell’attuale Consiglio di Amministrazione e lanciano l'allarme occupazione alla Rai di Torino.
Dopo 11 anni la RAI decide di trasferire i programmi per i ragazzi di Raitre ai canali tematici del digitale terrestre: tale scelta, di fatto, oltre a diminuire il bacino di utenza, riduce pesantemente la capacità produttiva del Centro di Produzione Rai di Torino mettendone a rischio la stessa esistenza.
Contestualmente progetta l’esternalizzazione di settori vitali come: abbonamenti, amministrazione, ricerca tecnologica e ICT, e non garantisce prospettive affidabili sul futuro dell’Orchestra Sinfonica Nazionale.
Parlando in cifre alla Rai di Torino sono a rischio circa 500 posti di lavoro.
Fra 44 giorni circa 50 lavoratori a tempo determinato verranno lasciati a casa senza sapere se lavoreranno ancora….
I lavoratori della Rai di Torino dichiarano lo stato di agitazione, evidenziando una pericolosa assenza di piani editoriali oltre che di risorse economiche.
In un momento in cui l'azienda sembra soffrire di un grave malessere economico il Consiglio di Amministrazione prospetta la costruzione di un nuovo polo produttivo nell'area milanese in corrispondenza dell'Expo del 2015. Per gli insediamenti della Rai a Torino tanto nella produzione, quanto negli altri settori, non è previsto alcun potenziamento, anzi si profila una lenta agonia.
I lavoratori avviano una forte attività di protesta a partire da giovedì sera, chiedono che l’azienda apra il confronto per determinare i piani di rilancio e le garanzie occupazionali, estendono l’ appello alle istituzioni locali e a tutti i cittadini.
I LAVORATORI DELLA RAI DI TORINO