Una riflessione di Barbara Ferrero della Commissione Pari Opportunità (Cpo) della Subalpina, e un documento della Cpo nazionale.
"A distanza di giorni si continua a discutere della manifestazione di domenica scorsa, che ha visto protagoniste migliaia di donne nelle più grandi città italiane. Anche la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale Stampa Italiana, della quale faccio parte come rappresentante della Subalpina, ha preso posizione in merito.
Nel mettere in rete il comunicato (redatto da Donatella Alfonso, coordinatrice Cpo Fnsi, e Lucia Visca, presidente Cpo Fnsi) che riprende alcune tematiche sulle quali da tempo ci confrontiamo nelle periodiche riunioni, voglio richiamare l’attenzione sullo “specifico” della nostra professione al quale si fa riferimento nel testo, che può e deve andare ben oltre l’adesione ad un evento. Per concorrere all’affermazione di un’immagine femminile più dignitosa, e senz’altro più corrispondente alla realtà, fondamentale è il contributo che, da professioniste dell’informazione, noi possiamo dare intervenendo giorno dopo giorno su una piazza ben più grande, quella mediatica. Un contributo fatto di scelte che a volte possono sembrare minimali (nel linguaggio, nei contenuti…), ma alla distanza possono rivelarsi ben più incisive e decisive di una pur partecipata manifestazione".
Barbara Ferrero
IL DOCUMENTO DELLA CPO FNSI
“La tutela della dignità e della professione giornalistica ha come elemento imprescindibile il rigetto di una visione degradata della donna, del suo ruolo e del suo valore. Non intendiamo avallare una cultura sessista, legittimata dall’atteggiamento generale (e non da oggi) di parte della politica, dell’opinione pubblica e dei media, che deturpa e svilisce l’immagine delle donne italiane.
Noi preferiamo la “d” di donne, dignità, deontologia, diritto/dovere del fare e ricevere informazione. In un mondo, quello mediatico, dove il fattore “d” (donne) non è che brilli spesso sia per come è presentato sia per lo spazio (poco) che ha nei vari giornalismi.
Per questo domani anche le giornaliste indosseranno la sciarpa bianca della dignità per manifestare contro chi tenta di ridurre l’universo femminile a tappezzeria nelle serate gaudenti di qualche potente o in trasmissioni televisive concepite per addormentare le coscienze. Le donne sono altro, per fortuna. Ed è questo altro che come professioniste dell’informazione vogliamo raccontare sui media: la vita vera di chi deve ancora combattere per affermare la propria identità, ottenere pari dignità di carriera e pari salari, conciliare i tempi di lavoro e di cura familiare.
E’ pensando a queste storie di donne, troppo spesso non rappresentare dai media, che, come Commissione pari opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, diamo la nostra piena adesione alla manifestazione in piazza del Popolo per la dignità di tutte le donne italiane.”