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11/04/2011

Un giro in libreria

Giornalisti e scrittori: De Vito, Trevisan, Pettenati, Marchina e Bianco

Antonio De Vito
"La finestra del Prefetto"
Mezzo secolo di storia nel paese delle riforme incompiute
Introduzione di Diego Novelli
Miraggi Edizioni
240 pagine, 15 euro

Guardando dalla “finestra del Prefetto” ripercorriamo mezzo secolo della storia d’Italia, ritrovando i suoi massimi protagonisti politici sullo sfondo sociale spesso drammatico della quotidianità. Il libro ha il suo fulcro in una lunga intervista dell’inizio degli anni ’80 all’ex prefetto di Torino Giuseppe Salerno, che, fresco pensionato, ricorda i momenti più importanti della sua carriera di alto funzionario pubblico. Il colloquio, anche se talvolta tra le righe, riporta, oltre a gustosi aneddoti, l’inedito punto di vista di un osservatore privilegiato della realtà e del funzionamento dello Stato. In un momento storico in cui si parla con insistenza di Riforme istituzionali – tema che rimane sottotraccia si può dire da sempre nella politica italiana – il libro lascia al lettore la giustificata sensazione che molte parole siano state spese, ma che nei decenni nulla sia cambiato davvero. Il libro, corredato da numerose note informative ed esplicative, nella seconda parte offre diversi spunti di riflessione attraverso la citazione e la riproduzione integrale di documenti d’epoca, carte ufficiali, brani e articoli di autori come Luigi Einaudi e Eugenio Scalfari.


Antonio De Vito, torinese e pugliese, classe 1938, è giornalista dal 1962 (per tutti gli anni Sessanta anche avvocato). Cronista giudiziario e non solo della redazione torinese de «l’Unità» fino al 1969, poi cronista (e inviato) a «La Stampa» fino al 1994. Con Miraggi ha pubblicato nel 2010 la raccolta di articoli Stranitalia.
 

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Teodora Trevisan
"Le apparenze dll'alba"
Neos Edizioni
168 pagine - 15 euro


Un’unghia laccata di rosso spicca tra i rifiuti, nel buio, appena prima dell’alba. Agnese urla, richiude il cassonetto e corre a rifugiarsi in casa. Quel braccio abbandonato tra i sacchetti di plastica dà il via ad una serie di singolari coincidenze, piccoli misteri, stranezze e timori attorno a cui ruotano i personaggi della storia. L'anziana Agnese, a cui nessuno crede, ritrova nella paura la combattività di un tempo, mentre il figlio Ernesto e la sua compagna Silvia incrociano sulla strada della loro vita alternativa il ricco imprenditore Grasso e la gelida moglie.

La scena del racconto si sposta dai boschi della Val d'Angrogna alle colline del Monferrato per ritornare alla periferia urbana della grande città, dove tutto è incominciato. E' lì che l'ex commissario Parisi analizza ciò che è e ciò che sembra.

Prendono allora forma e senso le ombre di fondo e la voce misteriosa che, tra le pagine, scandisce gli accadimenti, estranea a tutto se non alle proprie emozioni.

"... Basta un nulla per cambiare i destini. Anche il male, a volte, si allontana dalle grandi tragedie e si concede leggere distrazioni, per ricordarci che anche le piccole cose hanno valore e di come una lieve crepa nella neve, dopo un attimo di sospensione, possa generare una valanga".



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Amedeo Pettenati
"Il fratello del sultano"
Neos Edizioni
168 pagine - 15 euro

Da Chieri a Costantinopoli, da Venezia ai Balcani, l’appassionante vicenda di Domenico Ottomano, erede al trono della Sublime Porta, che per un gioco del destino diviene monaco domenicano. Un viaggio alla scoperta di se stessi, un “romanzo di formazione” spirituale che è anche l’affresco di un intero periodo storico – il Seicento – che vide uno tra i più drammatici confronti tra Islam e Cristianesimo.
Come scrive nella Prefazione il poeta e scrittore iracheno naturalizzato italiano Younis Tawfik, Il fratello del Sultano è un romanzo «scritto con l’inchiostro della storia […] che racconta una vita vissuta nell’avventura e nella continua corsa tra mondi diversi ma molto vicini, fedi bisognose di dialogare e di confrontarsi, tra persone che nel pericolo vedono la speranza della pace».
Non potrebbe esservi introduzione migliore, e autorevole, per un romanzo che costituisce forse la prova più matura di Amedeo Pettenati come narratore. Un narratore affatto peculiare, in verità, che come pochi altri sa coniugare al rigore di una scrupolosa documentazione storica tutta la fantasia, la passione e le facoltà immaginifiche di un romanziere di talento.


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Riccardo Marchina
"La piazza della zingara"
Neos Edizioni
120 pagine, 12 euro
Prefazione di Sergio Chiamparino.

Sono le Ursitory, le fate zingare che stabiliscono il destino delle persone al momento della nascita, la mano che guida le vicende di questo romanzo. Una storia d’amore ambientata a Barcellona; una madre rom che vaga per l’Europa vegliando sui figli; il confronto tra culture differenti, tra Oriente e Occidente: sono le molteplici chiavi di lettura di questo libro nel quale si intrecciano due storie parallele. Il romanzo indaga la cultura rom alla ricerca di una possibile integrazione, un piccolo passo per superare l’ostacolo del pregiudizio e ristabilire l’equilibrio in un mondo dove le differenze, potrebbero ritornare a essere una ricchezza inestimabile. Sullo sfondo, una Torino multietnica, evanescente e intangibile, le radici piemontesi lontane evocate da antichi detti popolari e un inedito richiamo alle zone meno turistiche della città.

[...] La luce gialla dei lampioni del Barrio Chino filtrava da una tapparella malandata. Era un piccolo raggio, ma capace di giocare con i cavalletti e le tele sparse nella stanza, creando immagini ambigue e indefinite. Erano i fantasmi di Tiradors. Gli spiriti inquilini. Alija fantasticò sulla storia di Spagna e su quell’appartamento-studio di un pittore che, forse, un giorno sarebbe diventato famoso. In mezzo alle tele appena abbozzate, appoggiate ai muri, ai cavalletti e al tavolaccio sporco, vide donne in costume danzare la sardana. Ogni volta che Alija si confrontava con gli spiriti, si sentiva accompagnata da melodie armoniose. [...]


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Giorgio Bianco
"La morte vola"
Editore ExCogita
250 pagine, 16 euro

Rifiutare di crescere a quarant'anni suonati. Simulare spensieratezza, eppure sentire che un pezzo d'anima sta morendo. E' la sfida quotidiana di Gio, ex ragazzo che porta nel cuore gli accordi psichedelici dei Doors e l'energia dei Led Zeppelin. Gio ha tre amici, scapoli e sospesi nel tempo come lui. Una notte passeggiano in una Torino massacrata dalla calura di luglio. All'improvviso uno di loro sparisce. Il mistero sconfinerà nella follia, e finalmente esploderà come una bomba. Così i tre superstiti diventeranno schegge sparate a migliaia di chilometri l'una dall'altra. Perdersi? No, ritrovarsi nel coraggio d'incamminarsi ognuno lungo la propria strada. Anche a costo di varcare l'oceano, il cui blu profondo odora di morte. Sullo sfondo scorrono le immagini di quattro sogni nati da un amore tragico e meraviglioso. Completano l'affresco una dolce madre "adottiva", uno strano viaggio in Colombia, un'occasione inattesa.
 

 

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