Un gruppo di militanti No-Tav ha impedito oggi (martedì 21 giugno) a due cronisti de La Stampa di raggiungere la zona del presidio in località La Maddalena, a Chiomonte, in Valle di Susa. I giornalisti sono stati bloccati da chi sostiene - del tutto arbitrariamente - di essere l'addetto al controllo degli accesi nella zona interessata dal futuro cantiere dell'Alta Velocità.
Ai due cronisti - che dovevano documentare, anche fotograficamente, l'organizzazione No-Tav che intende impedire l'avvio dei lavori - non solo è stato negato il diritto (che per un giornalista è soprattutto un dovere nei confronti dei lettori) di svolgere il proprio lavoro, ma è stata danneggiata anche l'auto sulla quale viaggiavano.
Nel denunciare l'accaduto, il Comitato di Redazione de La Stampa esprime, oltre alla solidarietà ai colleghi, una ferma condanna per il tentativo di intimidazione che mira chiaramente a impedire di documentare quanto sta avvenendo in quell'area "calda" della Valle.
Il Cdr de La Stampa
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L'aggressione subita ieri da due giornalisti del quotidiano "La Stampa" al presidio No Tav della Maddalena di Chiomonte rappresenta una grave intimidazione al libero esercizio dell'informazione. Nell'esprimere solidarietà ai colleghi, il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa e l'Associazione Stampa Subalpina, ricordano che il diritto dei giornalisti a informare dev'essere sempre garantito, anche nelle situazioni di maggiori tensione.
Compito dei giornalisti è raccontare la realtà e ogni azione volta ad impedirlo rappresenta una ferita alla democrazia.