(ASCA) - Roma, 8 luglio - Dopo una giornata di intensa e tesa trattativa, Fnsi e Fieg hanno sottoscritto l'ipotesi di intesa contrattuale per il biennio 2011-2013. L'accordo prevede l'erogazione di 105 euro (uguali per tutte le qualifiche), 50 nel primo anno, 55 nel secondo.
Nonostante la trattativa avesse per oggetto l'adeguamento economico previsto per il secondo biennio di durata contrattuale le parti hanno anche concordato significativi interventi a sostegno del sistema di welfare autonomo della categoria. A carico dei datori di lavoro è stata infatti concordata una manovra previdenziale complessiva diretta a porre in sicurezza i conti dell'Inpgi, assicurando così l'erogazione delle pensioni alla categoria giornalistica. Le parti hanno concordato innovazioni nel settore delle erogazioni pensionistiche a partire dalla progressiva elevazione dell'età pensionabile per le giornaliste, le quali, tuttavia, potranno continuare ad accedere al trattamento pensionistico a 60 anni con una lieve riduzione percentuale dei loro emolumenti. Concordata anche la attivazione di un ente bilaterale per la formazione professionale.
Sul piano dello sviluppo dell'occupazione le parti hanno altresì concordato misure a sostegno dell'assunzione, a tempo indeterminato, di giornalisti da parte delle aziende editoriali. L'ipotesi contrattuale verrà sottoposta al vaglio dei rispettivi organi dirigenti di entrambe le Federazioni.
***
"E' stato un negoziato durissimo con passaggi imprevedibili come quello di due settimane fa quando la Fieg stava per fare un passo indietro. Questo è un contratto che rappresenta un atto di responsabiltà, non scontata, maturata tra due parti sociali consapevoli delle difficoltà che viviamo, ma alla fine capaci di far prevalere la scommessa sulla fiducia di un futuro del sistema dell'informazione industriale e del lavoro giornalistico''. Lo afferma Franco Siddi, segretario nazionale della Fnsi, spiegando il senso dell'accordo biennale raggiunto con la Fieg.
''Teoricamente il negoziato doveva essere solo tecnico, con un semplice ricalcolo degli incrementi retributivi in relazione all'inflazione. La Fnsi - sottolinea Siddi - ha premuto con forza per cogliere l'occasione di affrontare correttamente alcune urgenze non rinviabili, che in caso contrario avrebbero potuto aprire la strada a scenari più negativi per la previdenza dei giornalisti, per i loro salari e per le garanzie per la libertà d'impresa''.
''Gli aumenti retributivi - spiega ancora Siddi - sono comunque in linea con una civile crescita retributiva, ma in relazione con la messa in sicurezza delle pensioni giornalistiche di oggi e di domani. Infatti una quota di risorse è stata destinata all'incremento delle aliquote a carico delle imprese''.
''Da parte nostra, con coraggio e responsabilità, apriamo un'opzione per un welfare attivo del lavoro con sgravi retributivi per il lavoro stabile accompagnato ad una decisione di creare un istituto bilaterale di formazione.
Novità in questo contratto - fa osservare Siddi - è l'aumento uguale per tutti: una scelta doverosa per garantire la crescita soprattutto alle nuove generazioni di giornalisti che hanno una remunerazione più bassa, ma attenti tuttavia a mantenere un equilibrio nella parametrazione giornalistica''. (ASCA)
***
GIORNALISTI: SIDDI, INTESA ATTO DI FIDUCIA E RESPONSABILITÀ
Roma, 8 luglio - "Un atto di fiducia che scommette sulla tenuta del lavoro professionale e sul futuro dell'industria dell'informazione". Così il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, commenta l'avvenuta sigla dell'intesa oggi con la Fieg sulla parte economica del contratto dei giornalisti, che mercoledì passerà al vaglio definitivo delle parti. "Per legge e per contratto - aggiunge Siddi - si tratta solo di una trattativa tecnica con il semplice calcolo degli incrementi retributivi sull'inflazione decisa dal governo, ma con grande fatica e difficoltà si è riusciti nella trattativa tra le parti sociali, Fieg e Fnsi, a cogliere l'occasione per tentare di costruire delle sicurezze imprescindibili, vere e proprie urgenze che in caso contrario avrebbero inciso su autonomia e funzione delle stesse parti soprattutto im materia di previdenza". "Gli incrementi sono solo perciò da considerare - aggiunge il segretario Fnsi - nella misura delle cifre in busta paga ma anche di quelle, strategiche, destinate alle aliquote contributive per le pensioni di oggi e di domani e per un welfare attivo che sostenga la ripresa dell'occupazione stabile dei giornalisti. La previsione di intervenire sull'età pensionistica delle donne era una via obbligata, ed è trasferita all'Inpgi, messa per altro a punto e studiata nei dettagli, con la previsione di criteri di gradualità di incremento dell'eta è e di salvaguardia delle attuali condizioni per chi liberamente vorrà andare in pensione a 60 anni anche dopo il 2022. Anche la scelta di realizzare insieme un ente bilaterale con i criteri di legge ma in linea con gli scopi dell'industria dell'informazione e per giornalisti in cerca di lavoro e riqualificazione, come anche la commissione per il lavoro autonomo, interviene in quadro di cambiamenti e difficoltà crisi economica non consente dichiarare superate. Per questo questa ipotesi che va ora alla considerazione degli organi direttivi delle due parti, è di coscienziosa responsabilità e fiducia sulla ripresa e sul futuro del settore e del lavoro professionale". (ANSA)
GIORNALISTI: INTESA SU PARTE ECONOMICA CONTRATTO
RAGGIUNTA STASERA TRA FIEG E FNSI
Roma, 8 luglio - Ok al rinnovo della parte economica del contratto dei giornalisti. A quanto si apprende è stata siglata stasera l'ipotesi di intesa tra Fieg e Fnsi sul rinnovo contrattuale e la bozza andrà mercoledì agli organi delle due federazioni per arrivare alla firma ufficiale. Tra i punti principali sarebbe previsto un aumento biennale in busta paga di 105 euro, uguali per tutti, in due trance. Aumentano le aliquote contributive in cinque anni del 3%, con il primo punto nel gennaio del 2012; arrivano anche sgravi contributivi per le aziende nuovi assunti a tempo indeterminato.
È prevista nell'accordo la nascita di un ente bilaterale di formazione per la riqualificazione e il sostegno alle trasformazioni con attenzione a chi ha perso il lavoro. Ci saranno anche premi aziendali per chi ha stipendi entro la soglia dei 40 mila euro, recependo così la legge per le maggiorazioni sui minimi. Tra le novità la nascita della commissione paritetica per il lavoro autonomo. La trattativa, ripresa stamattina fino alla conclusione positiva di stasera dopo l'interruzione delle scorse settimane, recepisce nel testo anche il progressivo incremento dell'età pensionabile di vecchiaia delle donne che arriverà a 65 anni, a regime nel 2022, secondo l'ipotesi però che prevede il previo accordo delle parti sociali. Le donne potranno anche andare in pensione a 60 anni con un lieve abbattimento della misura dell'assegno. Fermo restando che la pensione di anzianità all'Inpgi potrà essere corrisposta a 57 anni di età e 35 di contributi anche qui con un abbattimento dell'assegno in rapporto agli anni esatti. (ANSA)