E' morto Mario Pozzo, un collega di valore.
Pozzo è mancato nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 settembre, nella sua casa di Piatto. Aveva 63 anni, un male incurabile lo ha portato via in pochi mesi.
Mario aveva iniziato l’attività giornalistica nel 1966 all’Eco di Biella. Anzi, prima: «Sono figlio di operai. Ho iniziato lavorando filetti in tipografia, raccomandato da un prete. Era l'estate del 1962. La tipografia era l'Unione Biellese, la più importante della città, dove si stampavano i due bisettimanali locali: "Il Biellese" e "Eco di Biella"...» .
Poi la lunga parentesi – 14 anni - al quotidiano “Gazzetta del Popolo”, prima come corrispondente da Biella, quindi come redattore a Torino.
Negli anni Ottanta ha diretto per alcuni anni i servizi giornalistici di Radio Biella e fondato il mensile “30GiorniBiella” e il quotidiano “Il Caffè giornale” ed ha collaborato con "il Biellese" e "La Stampa".
In pensione da qualche anno era tornato a collaborare con Eco di Biella con le rubriche "Correva l'anno" e “La carezza dell’orso” e con puntuali inchieste e servizi.
Pozzo ha pubblicato nel 2001 il libro “Giornalista di provincia”, un gran bel racconto, la sua storia di uomo e di giornalista, giornalista dalla schiena drittissima, impegnato fino all’ultimo a combattere “la stagione sempre verde dei gaglioffi”. E nel 2002 – lungimirante - ha collaborato alla costruzione del primo Sportello Freelance in Subalpina.
Mario lascia la seconda moglie, la collega Donata Belossi, i figli Marco e Riccardo con le loro famiglie e una sorella con la famiglia: a loro vanno le condoglianze sentite e sincere di tutta l’Associazione Stampa Subalpina.
Mercoledì 14 settembre, alle 10, si terrà il rito funebre in forma civile nella sua casa di Piatto, in frazione Lora: la salma verrà successivamente cremata a Trecate e le spoglie saranno tumulate nel cimitero di Donato.