Il Comitato amministratore della Gestione separata Inpgi ha dato attuazione al dettato normativo contenuto nella manovra dello scorso luglio (Legge 111/2011), nella parte in cui si stabilisce che i soggetti già pensionati, ma che continuano a svolgere la propria attività giornalistica dopo il pensionamento, hanno l’obbligo di iscriversi e versare i contributi presso la propria Cassa di appartenenza, per i giornalisti, appunto, l’Inpgi 2. La misura della contribuzione ordinaria del 10% è stata ridotta al 5% . In ogni caso, è dovuto un contributo minimo annuale di 100 euro, anziché dell’attuale 200.
L’introduzione della previsione in questione richiedeva una modifica regolamentare da apportarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Il Comitato amministratore della Gestione separata ha ritenuto opportuno, con l’occasione, rivedere anche altri punti del Regolamento per aggiornare e semplificare alcuni aspetti di natura tecnica e formale, in virtù delle mutate esigenze del contesto normativo generale e della platea degli iscritti.
Ecco elencate di seguito le principali novità.
Modificato l’attuale sistema sanzionatorio prevedendo che la sanzione per ritardato pagamento si determini in relazione al tempo trascorso, favorendo quindi coloro i quali provvedono alla regolarizzazione contributiva in tempi rapidi e penalizzando, invece, i lunghi ritardi.
Abolita l’attuale disposizione regolamentare che impone agli uffici - nel caso in cui l’iscritto non abbia inoltrato la comunicazione reddituale – di elaborare una denuncia d’ufficio, basandosi sull’ultimo reddito dichiarato, che potrebbe anche non corrispondere a quello realmente percepito dai colleghi. In caso di omessa comunicazione da parte del collega, gli uffici acquisiranno i dati direttamente dall’anagrafe tributaria.
Introdotta, a seguito di numerose richieste da parte degli iscritti, la possibilità di riscattare anche presso la Gestione separata i periodi di servizio militare e i periodi di praticantato riconosciuti dall’Ordine e privi di contribuzione presso altri enti e/o gestioni previdenziali.
Prevista la possibilità per i giornalisti titolari di una collaborazione coordinata e continuativa di ottenere la costituzione della rendita vitalizia. Nel caso in cui l’azienda abbia omesso di pagare i contributi per il co.co.co. - e non possa più versarli per intervenuta prescrizione – è possibile, sia da parte dell’azienda che da parte del giornalista, richiedere la costituzione di rendita vitalizia.
Reso possibile l’inoltro dell’estratto contributivo anche con modalità telematica. Ciò comporta da un lato un notevole risparmio per l’Istituto, che non deve sostenere la spesa dell’invio di corrispondenza cartacea a tutti gli iscritti, dall’altro un vantaggio per l’iscritto che può agevolmente avere la stessa informazione in tempi più rapidi e che, peraltro, può facilmente archiviare in formato elettronico (file PDF), potendo reperire il documento in qualsiasi momento anche negli anni successivi.
Anche sotto il profilo previdenziale sono state approvate alcune modifiche.
Qualora non sussistano i requisiti per un trattamento pensionistico, anche in totalizzazione, il Regolamento attualmente in vigore prevede la restituzione dei contributi soltanto per i libero professionisti ed i superstiti, sotto forma di indennità una tantum. E’ stata introdotta, quindi, anche per i co.co.co., al pari dei libero professionisti, la possibilità di poter ottenere una prestazione una tantum corrispondente di fatto alla restituzione dei contributi.
A differenza di quanto previsto nel Regolamento attualmente vigente, in futuro sarà possibile anche per gli iscritti alla Gestione separata richiedere una pensione supplementare, così come previsto dalla normativa generale.
In conformità a quanto previsto dalla normativa generale a tutela della maternità e paternità, sono state apportate favorevoli modifiche anche al regime di maternità per i libero professionisti e per i co.co.co. per garantire migliori prestazioni .
“Con il recepimento obbligatorio della norma contenuta nella manovra governativa di luglio – afferma il presidente Inpgi, Andrea Camporese – si è posto un punto fermo nella questione dei colleghi pensionati che continuano a svolgere attività giornalistica autonoma e che sono stati finora iscritti d’ufficio alla Gestione separata dell’Inps. Tutte le misure descritte dovranno passare ora al vaglio dei Ministeri vigilanti, ma su questa tematica in particolare, la decorrenza è già fissata, per legge, al 1° gennaio 2012. Il Comitato amministratore, inoltre, ha colto l’occasione di questa modifica regolamentare, per rivedere interamente la materia disciplinata, sia sulla base dell’esperienza maturata negli anni di prima applicazione, sia attraverso le segnalazioni, i suggerimenti e anche le problematiche prospettate dagli iscritti. L’auspicio è che il nuovo assetto dato all’intero Regolamento – e quindi alla Gestione separata - venga incontro alle variate esigenze di tutti i colleghi che lavorano in un mercato in costante mutamento qual è quello giornalistico ed in particolar modo quello del lavoro autonomo.”