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17/04/2012

La Regione raccoglie l'appello

Cercare insieme soluzioni per combattere il precariato giornalistico

Care colleghe, cari colleghi,
l'appello di Subalpina e Ordine alla Regione affinché si intraprendessero iniziative per contrastare il precariato giornalistico è stato raccolto.
La consigliera regionale Eleonora Artesio (FdS) ha presentato una mozione sottoscritta anche da Mercedes Bressso, Wilmer Ronzani (PD), Monica Cerutti (SeL), Giampiero Leo (Pdl), che ha per oggetto "Misure di contrasto al precariato giornalistico" e che sarà all'ordine del giorno in una delle prossime sedute del Consiglio Regionale.
Vi terremo aggiornati.
Sotto il testo della mozione.
Un saluto cordiale.

Alessandra Comazzi


MOZIONE

OGGETTO: Misure di contrasto al precariato giornalistico


Premesso che:

- dati recenti evidenziano che nel mondo dell’informazione gli operatori con contratti di lavoro autonomo o parasubordinato sono ormai più del doppio dei giornalisti con contratto da lavoratore dipendente: in Piemonte si stimano oltre 2.000 collaboratori e freelance e per la maggior parte di loro la paga media non arriva a 5.000 euro lordi l’anno;

- un giornalista precarizzato, poco pagato e con scarse prospettive è un lavoratore facilmente ricattabile e condizionabile, che difficilmente può mantenere vivo quel diritto insopprimibile di informazione e di critica che sta alla base dell’ordinamento professionale e del sistema democratico;

Ricordato che:

-a livello nazionale l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione della Stampa hanno varato la Carta di Firenze, una carta deontologica sui diritti dei giornalisti precari, contro lo sfruttamento, per dare nuova dignità alla professione e per un informazione di qualità;

- l’Ordine dei giornalisti e la Federazione della Stampa auspicano, inoltre, la rapida approvazione da parte del Parlamento della legge sull’”equo compenso”, per vietare l’erogazione di contributi pubblici agli editori che non rispettano retribuzioni congrue;

 
Considerato che:

- alcune amministrazioni regionali (Veneto, Toscana) hanno votato mozioni di indirizzo che impegnano le rispettive Giunte ad attivarsi per contrastare le condizioni di sfruttamento dei giornalisti precari e i livelli inaccettabili delle loro retribuzioni;

- l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e l’Associazione Stampa Subalpina hanno evidenziato tali problematiche chiedendo particolare attenzione all’amministrazione regionale per un problema cruciale per l’informazione e per valutare la situazione e le iniziative da prendere;

Il Consiglio Regionale impegna la Giunta:

- ad avviare attraverso il Corecom un’indagine conoscitiva presso le aziende editoriali, per fotografare qualitativamente e quantitativamente le condizioni di lavoro in Piemonte dei giornalisti dentro e fuori le redazioni;

- ad aprire un tavolo regionale con gli editori e gli organi di rappresentanza dei giornalisti e ogni altra idonea iniziativa per dare corpo a un confronto costruttivo, utile a superare la grave situazione di precarietà che riguarda la maggior parte dei lavoratori del mondo giornalistico piemontese;

- a promuovere, con l’ausilio degli Organi professionali, percorsi di formazione e di aggiornamento professionale rivolti anche all’autoimprenditorialità;
 
- ad attivarsi, per le proprie competenze e con gli strumenti, anche legislativi, di cui dispone, per contrastare le condizioni di sfruttamento dei giornalisti precari ed i livelli inaccettabili delle loro retribuzioni
 

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