News

03/05/2012

Insieme per la Subalpina, il programma

Elezioni Subalpina, LISTA 2

Il giornalismo è un mestiere in trasformazione. A dirlo sono i dati che arrivano dai più autorevoli osservatori internazionali. La rivoluzione tecnologica, che in questi anni ha già cambiato il modo di fruire le notizie, nel prossimo decennio, trasformerà ancor più in profondità le strutture delle aziende editoriali e con esse il nostro modo di lavorare. Già oggi le esperienze di "citizen journalism" in ambito digitale chiedono una nuova definizione della professione, che sappia tenere insieme la qualità dell'informazione offerta ai cittadini e dignitose condizioni di lavoro per tutti.  
Una sfida che si combatte in un quadro economico difficile, nel quale i giornali di carta sono alla ricerca di nuovi e convincenti modelli di business, il mercato pubblicitario continua a essere schiacciato dallo strapotere della televisione e la crisi economica sta attaccando ferocemente i bilanci delle aziende. Le previsioni ci dicono che sarà un successo poter chiudere il 2012 con un calo del 5 per cento degli investimenti pubblicitari: uno scenario che potrebbe spingere molte aziende a bussare alle porte del sindacato per chiedere l'attivazione di nuove procedure di crisi.

Se questo è il quadro, la forza del sindacato dei giornalisti, della sua unità d'azione e la sua capacità di tenere sotto lo stesso ombrello diverse condizioni di lavoro, assumono un valore ancora maggiore.
"Insieme per la Subalpina" si propone di proseguire il cammino virtuoso iniziato tre anni fa sulla base dell'esperienza unitaria tra le anime storiche del sindacalismo piemontese e si presenta a queste elezioni chiedendo ai colleghi di rinnovare la fiducia al gruppo dirigente uscente, a partire da Alessandra Comazzi candidata alla presidenza dell'associazione e da Stefano Tallia, candidato alla segreteria.    

In questi tre anni chi ha guidato il sindacato lo ha fatto affrontando vicende spesso spiacevoli, dove molte volte la vittoria è stata rappresentata dal non perdere diritti e salario dei colleghi. Anche per questo, unica in Italia, la Subalpina ha mantenuto la tutela legale gratuita per i colleghi.
Tuttavia le vicende che hanno impegnato l'associazione nell'ultimo triennio, continueranno a chiedere il massimo dell'attenzione, perché il Piemonte non è immune da nessuno dei rischi generali e anzi, come sua tradizione, per molte delle innovazioni si candida al ruolo di laboratorio.
Una sfida ma anche un'opportunità, che il sindacato deve saper cogliere, come ha cercato di fare nel mandato appena concluso.


LA STAMPA, TUTTOSPORT
Non appena insediato il nuovo esecutivo, tre anni fa, il primo impegno ha riguardato La Stampa e Tuttosport, le due più grandi aziende editoriali della Regione che hanno proclamato lo stato di crisi.  Alla Stampa i prepensionamenti hanno risposto a una clausola ben precisa ottenuta dal Cdr e dalla Subalpina: la volontarietà. Chi ha preferito continuare a lavorare ha potuto farlo, ma questa condizione ha reso la trattativa per i colleghi molto più serena.  A Tuttosport la situazione è stata più complicata. Dopo aver siglato un accordo con la proprietà che ha permesso di evitare la cassa integrazione, che avrebbe riguardato un terzo della redazione, la Subalpina ha dovuto chiamare in giudizio la Nes, la società proprietaria, per comportamento antisindacale. La causa è stata vinta solo in parte, ma questa azione giudiziaria ha aperto la strada al raggiungimento di un accordo tra il Cdr e l'azienda per un nuovo integrativo.
Ora dovremo impegnarci perché queste due realtà editoriali continuino ad avere un peso rilevante nel panorama informativo nazionale. Sosterremo il Cdr della Stampa nel suo impegno perché l'introduzione del nuovo sistema editoriale non snaturi il senso della professione e perché l'operazione immobiliare, che porterà al cambio di sede, non si traduca in un impoverimento dell'editrice.

EDITORIA LOCALE
Sappiamo quanto essa sia importante e capillarmente diffusa, in Piemonte. Dopo un paio d'anni di trattative, siamo riusciti a siglare un accordo con un gruppo di imprenditori che ha appositamente creato un'associazione, l'AEP (Associazione Editori Piemontesi). Accordo che prevede un raffreddamento economico rispetto al contratto Fnsi-Fieg, restando però nell'ambito del contratto giornalistico, con il riconoscimento contributivo agli istituti di categoria, Inpgi e Casagit. Ogni azione è stata condivisa con i colleghi interessati e questa intesa ha evitato che nel giro di pochi anni tutti i colleghi assunti in questo settore passassero al contratto Confapi, un'intesa siglata dai confederali per il settore grafico e priva di qualunque garanzia professionale e deontologica. Evitato questo pericolo è, però, giunto il momento che trovi giusto riconoscimento il lavoro delle centinaia di collaboratori che operano nell'editoria locale. Dopo anni di vacanza, crediamo sia giunto il momento di definire un nuovo tariffario, sostenibile per le aziende e dignitoso per chi lavora.

RAI ED EMITTENZA RADIOTELEVISIVA
In questi anni non è mai mancato l'impegno della Subalpina al fianco del Comitato di Redazione dalla Rai per affermare la difesa del servizio pubblico radiotelevisivo e degli insediamenti torinesi. Proprio a dicembre, la manifestazione "Riprendiamoci la Rai" ha riempito le aule magne del Politecnico ed è stata una tappa molto importante di un percorso che dovrà vederci impegnati anche nel prossimo futuro. Per quel che riguarda l'emittenza privata, dalla quale negli ultimi mesi sono arrivati pericolosi segnali di crisi, il sindacato sta tenendo la situazione sotto osservazione, partecipando ai tavoli di crisi convocati dagli enti pubblici e intensificando il rapporto con i confederali. Il rischio, dovuto all'attuale divisione delle frequenze, è quello di un collasso generale del sistema, che potrà essere evitato solo con una riforma dell'assetto radiotelevisivo nazionale.

UFFICI STAMPA
In questo settore, molto più che in altri, va riconosciuto che il risultato è ancora insoddisfacente ma si tratta di una vicenda che ha forti implicazioni nazionali e per la quale, a livello regionale, è possibile fare ben poco. In ogni caso, abbiamo bussato a tutte le porte, pubbliche e private. "La volontà è politica"- è la risposta che ci sentiamo ripetere più di frequente. La volontà politica è, cioè, quella di non dare ai giornalisti che lavorano negli enti locali il contratto che gli sarebbe più proprio. Perché? Le spiegazioni sono molteplici. Sicuramente perché non lo vogliono i sindacati confederali, che non vedono di buon occhio l'ingresso dei giornalisti nella pubblica amministrazione, ma le ragioni sono anche altre e i recenti tagli di bilancio certo non facilitano il compito. Intanto molti colleghi continuano perdere il posto di lavoro con contratti a termine che sempre più spesso non vengono rinnovati, da ultimo nel settore della sanità, dove anche importanti aziende hanno deciso in alcuni casi di affidare la comunicazione a persone prive dei corretti titoli professionali. Di certo non c'entra lo schieramento politico con il quale si ha a che fare: i medesimi problemi si pongono con amministrazioni di destra, di sinistra, di centro. Su questo sono tutti d'accordo: non riconoscere i giornalisti come tali, lasciare tutti con il contratto del pubblico impiego. Ma noi, proprio come loro, non abbiamo alcuna intenzione di demordere.

FREELANCE
Una categoria dentro la quale stanno coloro che hanno scelto la libera professione e tutti i ragazzi, giovani ma anche no, che avrebbero aspirato a un'assunzione ma adesso non ci sperano più. La commissione freelance della Fnsi chiede che ci sia un rappresentante libero professionista anche nei cdr e noi sosteniamo questa richiesta, perché crediamo che solo difendendo i meno tutelati si potrà difendere la professione. L'egoismo, oltre ad essere moralmente sbagliato, è per i giornalisti strategicamente controproducente.
La contraddizione di un mestiere come il nostro, sempre in bilico tra lavoro dipendente e autonomo, sta emergendo come uno dei massimi problemi in questi tempi di grande cambiamento. Ebbene, chi ha guidato la Subalpina può dire anche di aver seguito con orgoglio ogni singolo collega si sia rivolto all'associazione e crediamo che questa, anche nei prossimi anni, debba essere la nostra priorità. Al tempo stesso, senza cedere nella difesa dei colleghi precari, per quelle che sono le competenze del sindacato, è importante continuare a sostenere anche l'accesso alla professione attraverso le scuole, sviluppando nel campo della formazione forme di collaborazione tra tutte le istituzioni della categoria.

ATTIVITA' VERSO L'ESTERNO
Talvolta da sola, talvolta insieme all'Ordine dei giornalisti e al Circolo della Stampa, la Subalpina ha organizzato in questi tre anni incontri che potessero interessare non soltanto i giornalisti, ma anche la città. Sarebbe importante continuare su questa strada che ha fatto di Palazzo Ceriana un luogo sempre più attivo nel dibattito sociale e culturale piemontese e dove a breve troverà ospitalità anche il Centro Pestelli: un'opportunità che andrà colta e valorizzata al massimo.
E' necessario sottolineare. infine. che, pur nella differenza delle componenti, il direttivo e l'esecutivo della Subalpina hanno marciato uniti e compatti. Questo è un risultato di cui pensiamo si possa andare particolarmente fieri: tutto il tempo risparmiato nei litigi correntizi è tempo guadagnato al fianco dei colleghi. Ci auguriamo che, superata la fase elettorale nella quale le differenze fanno premio sugli elementi che accomunano, sia possibile riprendere questo cammino.

Il sindacato ha la forza che gli danno i suoi iscritti: continuate a darcene.  

INSIEME PER LA SUBALPINA


CANDIDATI PROFESSIONALI

Alessandra COMAZZI
Stefano TALLIA
Alberto PAPUZZI
Marco ACCOSSATO
Mara ANASTASIA
Maria Paola ARBEIA
Gianni ARMAND PILON
Micaela BARISONE
Mario BAUDINO
Barbara BECCARIA
Pietro BENACCHIO
Marco BOBBIO
Franco BORGOGNO
Mario BOSONETTO
Domenica CALIGARIS detta Mimma
Marina CASSI
Rita COLA
Alessandro CONTALDO
Federica CRAVERO
Giulia DELLEPIANE
Davide DEMICHELIS
Maura FASSIO
Roberta FAVRIN
Rosa Maria FERRATO detta Rosita
Elena FOIS
Massimiliano FRANCIA
Monica GALLO
Giuseppe GANDOLFO
Silvia GARBARINO
Paolo GRISERI
Pietro GUERRINI
Vincenzo IORIO
Daniela LANNI
Bianca LA PLACA
Giorgio LEVI
Girolamo MANGANO
Antonella MARIOTTI
Elena MASUELLI
Niccolò MELLO CERESA
Tullio PARISI
Arianna PARSI
Simonetta RHO
Stefano ROGLIATTI
Giovanni RUOTOLO
Giovanni TEPPA

 

CANDIDATI COLLABORATORI
Vittorio BILLERA
Maria Costanza CANDI
Andrea CAPONNETTO
Vito D’AMBROSIO
Andrea DOI
Piera EGIDI BOUCHARD
Roberto PARISI

 

Condividi:

C.F. 80089510012 - Copyrights © 2016.
Registrazione Tribunale di Torino n.1913 del 31/1/1968 Iscritto registro Sicid n. 11095/16 V.G. N. 49/2016 Registro Stampa del 3/11/2016

  • Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
  • FNSI.
  • Fondo giornalisti.
  • Ordine giornalisti Piemonte.
  • IMPGI.
  • CASAGIT Piemonte.
  • Centro Studi Pestelli.
  • Circolo della Stampa.
  • ungp.