" /> Ddl diffamazione: sciopero rimandato - Associazione Stampa Subalpina

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23/11/2012

Ddl diffamazione: sciopero rimandato

Fieg: "Sì a condivise modalità di protesta". Fnsi: "Contrasto forte a bavagli"

La giornata dello sciopero differito dei giornalisti, lunedì 26 novembre, contro le inaccettabili proposte di legge che reintroducono il carcere per gli errori di stampa fatti dai cronisti, sarà l’occasione per una forma forte di protesta e mobilitazione. Dopo l’appello del Presidente del Senato a una riflessione sullo sciopero in questa fase del processo legislativo, e la dichiarata disponibilità della Federazione Editori per modalità condivise di protesta finalizzate a bloccare una pessima legge, lunedì ci sarà un impegno straordinario di tutto il mondo dell’informazione perché il Senato si fermi.

Al punto in cui è arrivata la proposta di legge è inemendabile. Tutta l’informazione italiana conferma e ribadirà ancora con più forza l’appello a tutti i senatori a recuperare la massima coerenza con l’ordinamento democratico della Repubblica, evitando di votare una legge ingiusta, iniqua, carica di elementi di rancore, inutile per la riparazione di danni da errori di stampa alla dignità dei cittadini; inefficace, infine, per evitare il carcere a un direttore condannato a 14 mesi. Al quale i proponenti, inizialmente, volevano evitare la galera. Il segnale della seconda carica dello Stato per le ragioni, per le proposte di tutti i giornalisti e per gli operatori dei media si trasformi in speculare riflessione dei membri del Senato.
Fnsi e Fieg stanno concordando un appello congiunto al Parlamento che verrà reso noto lunedì.
La Federazione Nazionale della Stampa non ferma, perciò, la sua protesta. Proseguirà con molteplici azioni e iniziative, finché non sarà posto fine a un disegno che punisce il giornalismo investigativo, tutti i cronisti, tende a provocare l’oscuramento delle notizie scomode, propone solo propaganda e nessuna riparazione concreta ai cittadini eventualmente danneggiati nell’onore da errori di stampa. La giornata di lunedì renderà ancora più chiaro che tutto il mondo dell’informazione non si piega all’oscuramento delle verità, delle notizie di interesse pubblico, esaltando invece la funzione di controllo democratico dei poteri.
Nella stessa giornata, accanto a questo rinnovato e robusto impegno, si svolgerà a Roma un presidio, in Piazza del Pantheon dalle ore 19 alle 21, con fiaccole accese per indicare la luce contro ogni oscurantismo, per la dignità delle persone meno tutelate che non godono della ribalta dei riflettori, per indicare un impegno permanente per assicurare, con autonomia e responsabilità, il diritto a sapere, conoscere e affermare il pluralismo dell’informazione. La manifestazione è aperta a associazioni e cittadini.
Analoghe iniziative si svolgeranno in diverse città d’Italia, dove le Associazioni Regionali di Stampa e i comitati di redazione avvieranno specifiche forme di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. Anche l'Unci, Unione Nazionale Cronisti Italiani è mobilitata per martedì 27 novembre a Catania.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana conferma, comunque, che lo sciopero della categoria è solo differito. Sarà attuato immediatamente se tutti le azioni che via via hanno trovato nuove e importanti adesioni non dovessero trovare risposte appropriate nella sede istituzionale.


SCIOPERO SOSPESO: RENATO SCHIFANI RINGRAZIA LA FNSI

BARI – Il presidente del Senato, Renato Schifani, si è detto “molto soddisfatto” della decisione della Fnsi di accogliere l’appello per il differimento dello sciopero dei giornalisti.
“Appello - ha ricordato Schifani - che tiene conto di un fatto principale: lunedì ci saranno delle votazioni che esiteranno o meno un testo che andrà poi alla Camera e che quindi sarà oggetto di una eventuale rivisitazione nella logica del dualismo parlamentare”.
“Ho pregato loro - ha concluso Schifani - di attendere prima di assumere una decisione che come sempre avrebbe privato il nostro Paese di un principio sacrosanto, quello dell’informazione”.


LE INIZIATIVE

LUNEDÌ VOLANTINAGGIO CONTRO IL DDL SULLA DIFFAMAZIONE A BOLZANO
La giornata dello sciopero differito, lunedì 26 novembre, dei giornalisti contro le inaccettabili proposte di legge che reintroducono il carcere per gli errori di stampa fatti dai cronisti, sarà l’occasione per una forma forte di protesta e mobilitazione. La Federazione Nazionale della Stampa proseguirà la protesta con molteplici azioni e iniziative, finché non sarà posto fine a un disegno che punisce il giornalismo investigativo e tende a provocare l’oscuramento delle notizie scomode.
Il sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige svolgerà un volantinaggio lunedì, 26 novembre alle ore 17, in Piazza del Grano a Bolzano.

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INCONTRO-DIBATTITO SUL DDL DIFFAMAZIONE MARTEDI’ 27 NOVEMBRE PRESSO LA SEDE DELL’ASSOSTAMPA SICILIA
Palermo 24 novembre 2012 - Nell'ambito delle iniziative di protesta proclamate dalla Fnsi sul tema del Ddl-Diffamazione, l'Assostampa siciliana ed il Gruppo siciliano dell'Unci-Unione nazionale cronisti italiani, hanno organizzato un incontro-dibattito (nella sede dell'Associazione siciliana della Stampa a Palermo, via Francesco Crispi 286) il prossimo martedì 27 novembre 2012 alle ore 10,00.
L'iniziativa nasce per approfondire attraverso un dibattito articolato le ragioni poste dal sindacato a tutela della libertà di stampa e della parità di trattamento tra direttori e cronisti in tema di diffamazione.


INIZIA UNA LOTTA CONVERGENTE TRA GIORNALISTI ED EDITORI
DIFFERITA LA DATA DELLA GIORNATA DI SCIOPERO DI LUNEDÌ 26


“Rispettosi della vita istituzionale del Paese, per gli stessi principi di adesione al dettato della Costituzione messi a rischio da proposte di legge devastanti, che ci costringono alla più forte protesta perché aggrediscono il diritto dei cittadini alla verità dei fatti di interesse pubblico e all’autonomia dell’informazione, accogliamo l’appello alla riflessione che arriva dalla seconda carica dello Stato. E’ un appello che, parimenti, va rivolto ai proponenti delle norme legislative in discussione in Senato. La riflessione sarà speculare a quella che avanzerà nel corso del processo legislativo. Nello stesso tempo la Fnsi rileva che, per la prima volta, la sua protesta, dopo la proclamazione di uno sciopero dei giornalisti, registra la convergenza piena della Federazione degli Editori sulle ragioni di una protesta determinata, sostenuta dai comitati di redazione, dalle associazioni regionali di stampa e da migliaia di colleghi, rendendo possibile una grande iniziativa comune per consentire a milioni di italiani di capire cosa sta accadendo, quale sia il senso di una battaglia civile per il diritto alle verità delle notizie, all’autonomia e al pluralismo dell’informazione.
Lo sciopero può, perciò, essere differito e nella giornata di domani saranno considerate e comunicate le modalità esecutive di tutte le iniziative di protesta in campo sempre a partire da lunedì prossimo per un allarme democratico alto”.


Il direttore generale della Fieg, Fabrizio Carotti, ha inviato al segretario della Fnsi Franco Siddi la seguente lettera:

Caro segretario,
come avrai visto dalle agenzie il Presidente della Fieg, Giulio Anselmi, ha pubblicamente compreso e condiviso le ragioni della protesta dei giornalisti contro una pessima legge sulla diffamazione. Al fine di evitare fraintendimenti con questa mia, ti comunico la piena e immediata disponibilità della Fieg a ragionare insieme su modalità condivise di protesta.

Con i più cordiali saluti.
Fabrizio Carotti
Direttore Generale Fieg

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