Materiale di documentazione relativo alla riunione congiunta dell'Assemblea nazionale del lavoro autonomo con la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, svoltasi venerdì 16 novembre.
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Comunicato
Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi Fnsi
del 16 novembre 2012
Potenziare l'operatività della Commissione e dell'Assemblea nazionale lavoro autonomo della Fnsi, con particolare riferimento alla legge sull'equo compenso, all'attuazione della Carta di Firenze sul precariato giornalistico e tematiche del lavoro autonomo nel nuovo contratto Fnsi-Fieg. Sottolineate anche l'urgenza di aprire a livello nazionale delle vertenze sulle problematiche dei giornalisti collaboratori e l'attualità dell'ordine del giorno sul lavoro autonomo approvato dal XXVI Congresso Fnsi di Bergamo, a cui va data piena attuazione.
Queste le indicazioni giunte dall'Assemblea e dalla Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, riunite in seduta congiunta a Roma il 16 novembre scorso. Dopo le relazioni introduttive del presidente della Commissione, il Segretario generale aggiunto della Fnsi Giovanni Rossi, e del coordinatore dei freelance Maurizio Bekar, alla presenza del Presidente della Fnsi Roberto Natale, del vice-segretario Carlo Maria Parisi e dei membri della Giunta esecutiva Leyla Manunza, Fabio Morabito e Paola Vescovi si è aperto il dibattito tra i rappresentanti dei freelance giunti da tutta Italia. Accolta all'unanimità la mozione finale.
Sottolineando come dalla crisi dell'editoria non si esca con i tagli degli organici, del costo del lavoro e con l'impoverimento del prodotto, ma con nuove progettualità, con la qualità dei giornalisti e dell'informazione, la mozione indica la necessità di contrattualizzare tutte quelle forme di lavoro dipendente ora mascherato da autonomo, e di garantire pari diritti, retribuzioni adeguate e welfare ai veri freelance, con azioni unitarie e solidali tra contrattualizzati e autonomi.
Auspicando la definitiva approvazione della legge sull'equo compenso, viene anche invitato a vigilare affinché questo venga individuato in effettiva coerenza con le tariffe del contratto collettivo nazionale e correttamente applicato ovunque. Altrettanto va data piena attuazione alla Carta di Firenze, supportando la presentazione di esposti, seguendone l'iter e la pubblicizzazione delle sentenze, e con la costituzione da parte di Ordine ed Fnsi dell'Osservatorio permanente sulla dignità professionale previsto all'art. 3 della Carta stessa.
Sul ruolo dei collaboratori nel nuovo contratto Fieg-Fnsi s'invita a un ampio confronto e alla mobilitazione, coinvolgendo a tutti i livelli i giornalisti precari, così come nella rappresentanza e nelle vertenze dei Cdr.
S'invita anche ad avviare delle vertenze sulla tutela dei diritti dei collaboratori e una campagna per la corretta applicazione della legge 150/2000 sugli uffici stampa, d'intesa con la Commissione uffici stampa Fnsi e con il coinvolgimento dei freelance sui territori.
Richiesto anche di avviare dei corsi di formazione sindacale e sulle normative rivolti ai freelance, e dei corsi di aggiornamento professionale (previsti nel contratto Fieg-Fnsi) adeguati alle nuove esigenze del mercato, con una riconversione anche in questo senso delle Scuole di giornalismo.
Si chiede inoltre che sia data piena attuazione all’Ordine del giorno sul lavoro autonomo approvato dal XXVI Congresso Fnsi, secondo il quale gli organismi di Commissione e Assemblea nazionali e Commissioni Regionali per il lavoro autonomo vanno “sviluppati e sostenuti con azioni, mezzi e risorse economiche adeguati a garantire loro di operare con continuità ed efficacia”. E, puntando all'interazione con tutti i freelance ed autonomi impegnati nei territori, negli organismi di categoria e nei movimenti di base, si chiede infine all'Fnsi di aprire un tavolo-vertenza editori, governo e Inpgi sui giornalisti atipici, esclusi dalla recente riforma del mercato del lavoro, e di promuovere gli Stati generali dell’informazione precaria: dagli stati di crisi ai nuovi scenari del giornalismo
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RIFLESSIONI, SPUNTI E PROPOSTE RICEVUTE
PER L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI LAVORATORI AUTONOMI FNSI
DEL 16 NOVEMBRE 2012
Silvia Porzio Le Goff (ClubMediaItalie – Parigi):
(...) il modesto contributo di ClubMediaItalie alla riflessione comune si riassume in:
- sostegno assoluto a tutte le proposte miranti a porre un termine ad abusivismo e precariato. Sottintendo anche l'estensione di testi di protezione come la Carta di Firenze anche ai freelance all'estero.
- richiesta di un'attenzione particolare ai freelance che lavorano all'estero per testate italiane e i cui compensi sono, nella maggior parte dei casi, irrisori rispetto al costo della vita di altri paesi, ben diverso da quello italiano.
- richiesta di un impegno anche per i freelance all'estero che aspirano all'aggiornamento professionale tramite accordi con gli organismi di categoria suscettibili di cofinanziarlo. Es: in Francia, ci sarebbe la possibilità per i freelance italiani di beneficiare di corsi di aggiornamenti finanziati da Médiafor se un organismo italiano di riferimento fosse d'accordo per contribuire al finanziamento). In questo senso anche accordi tra scuole di giornalismo potrebbe essere una pista da seguire
- richiesta dell'invio sistematico degli articoli pubblicati per le testate e non accessibili all'estero
- un riconoscimento del diritto al rimborso spese
- sostegno alla proposta su censimento comprendente collaboratori dall'estero, compresi i freelance.
Spero di essere stata sufficientemente concreta.
Vi auguro un buon lavoro e ovviamente sarò pronta a riprendere il risultato dei lavori sul nostro sito.
Complimenti per l'impegno grande che mettete tutti in questa impresa.
A presto
Silvia Porzio Le Goff
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MOZIONE
L'Assemblea e la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, riunite in seduta congiunta a Roma il 16 novembre 2012,
CONSAPEVOLI della gravità della crisi che ha colpito il sistema economico e quello dell'editoria, che mette in discussione certezze finora consolidate, prospettive di lavoro e la vita di intere testate
EVIDENZIANO come oramai anche i giornalisti contrattualizzati vedano sempre più messi a rischio i propri posti di lavoro, finora considerati “sicuri”, con il rischio di divenire prepensionati, disoccupati o lavoratori autonomi “di ritorno” contro la loro volontà
SOTTOLINEANO come dalla crisi dell'editoria non si esca con i tagli degli organici, delle collaborazioni, dei costi del lavoro e con l'impoverimento del prodotto, ma con nuove visioni e progettualità, puntando sulla qualità dei giornalisti e dell'informazione, sull'innovazione, specialmente nei settori dell'informazione multimediale e digitale, oggi spesso coperti da addetti non giornalisti, o che svolgono lavoro giornalistico non inquadrato e riconosciuto come tale
SOTTOLINEANO CON FORZA la sempre maggiore centralità delle problematiche della precarizzazione e del lavoro autonomo, sulle quali va approfondito in ogni sede il dibattito, il confronto e la ricerca di risposte sociali adeguate riguardo i diritti, le forme di tutela e welfare. A ciò va affiancato un forte impegno della categoria teso a far contrattualizzare correttamente tutte le forme di lavoro giornalistico dipendente oggi mascherato da autonomo, e alla corretta applicazione delle normative contrattuali, ordinistiche e di legge sui collaboratori e i lavoratori autonomi, troppo spesso ignorate o eluse
SOTTOLINEANO LA NECESSITA' che, nell'ambito dell'attività professionale, sui posti di lavoro e negli organismi di rappresentanza della categoria, le problematiche del lavoro giornalistico autonomo, precario e dipendente vengano sempre trattate in un'ottica unitaria, di collaborazione reciproca e solidarietà fra “garantiti” e “non garantiti”, fra “interni” ed “esterni” alle redazioni
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA
l'Assemblea e la Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi
RICONFERMANO l'attualità della piattaforma di analisi e proposte “Freelance e precarietà: per i diritti del lavoro, per la libertà e la qualità dell’informazione”, approvata dalla Commissione Nazionale Lavoro Autonomo il 7 gennaio 2011 per il congresso Fnsi, poi trasformata un Ordine del giorno sul lavoro autonomo, approvato per acclamazione dal XXVI Congresso di Bergamo
RICHIAMANO tutti i colleghi a collaborare, nell'ambito delle rispettive competenze ed ambiti d'azione, per dare piena attuazione a quanto previsto nell'Ordine del giorno sul lavoro autonomo approvato all'unanimità dal XXVI Congresso Fnsi, che s'intende qui integralmente citato e ripreso.
INDICANO come grandi occasioni e potenzialità per giungere a nuove forme di tutela per il lavoro giornalistico autonomo e precarizzato: la legge sull'equo compenso (con l'auspicio che venga presto ratificata dalla Camera), la Carta di Firenze sulla deontologia della precarietà, e la nuova stagione contrattuale FIEG-FNSI, nella quale si chiede con forza che le crescenti problematiche del lavoro autonomo diventino un punto centrale e discriminante della contrattazione collettiva
PIU IN PARTICOLARE L'ASSEMBLEA E LA COMMISSIONE LAVORO AUTONOMO
- Auspicano che venga sollecitamente ratificata in via definitiva dalla Camera la legge sull'equo compenso per il lavoro giornalistico autonomo, così come licenziata dal Senato. Parallelamente lanciano un appello alla vigilanza e mobilitazione di tutti i colleghi e agli organismi di categoria affinché l'equo compenso venga individuato in effettiva coerenza con il contratto collettivo nazionale, e affinché la legge venga sollecitamente e correttamente applicata ovunque. In questo senso s'impegnano ad elaborare delle proposte di tariffario minimo da far proporre ai rappresentanti nella Commissione
plurilaterale prevista dalla legge stessa.
- S'impegnano - e chiedono a tutti i colleghi di fare altrettanto - a dare pronta e piena attuazione ovunque alla Carta di Firenze, supportando la presentazione di esposti agli organi competenti, seguendone l'iter e chiedendo la pubblicizzazione delle sentenze. Chiedono altresì che Ordine ad Fnsi costituiscano sollecitamente l'Osservatorio misto previsto all'art. 3 della Carta di Firenze [“Osservatorio permanente sulle condizioni professionali dei giornalisti”], nella cui composizione coinvolgere i membri della Commissione nazionale Lavoro Autonomo, come avvenuto durante i lavori preliminari della Carta, a cui prese parte una delegazione composta da membri della Commissione stessa, guidata da un membro della Giunta esecutiva Fnsi.
- Sottolineano la necessità che la nuova stagione contrattuale Fieg-Fnsi diventi un momento di diffusa mobilitazione, aggregazione e confronto sulle problematiche del contratto e del lavoro autonomo e precarizzato, coinvolgendo i colleghi direttamente toccati dalla questione. In questo senso si rinnova la richiesta che nella Commissione paritetica Fnsi-Fieg sul lavoro autonomo sia presente anche un rappresentante diretto della Commissione nazionale lavoro autonomo, per favorirne il coinvolgimento nel merito tecnico dei temi da trattare e delle proposte da avanzare
- Chiedono altresì che dei rappresentanti della Commissione nazionale lavoro autonomo, individuati a seconda delle specifiche competenze e settori d'interesse siano invitati a seguire in qualità di uditori i lavori dei dipartimenti e gruppi di lavoro della Fnsi, per poter acquisire maggiori informazioni e conoscenze sulle problematiche in essere inerenti il lavoro autonomo
- Riconfermano la necessità di sviluppare rapporti continuativi di consultazione fra rappresentanze dei collaboratori e i Cdr, affinchè questi possano meglio rappresentarne le istanze collettive nei confronti dell'azienda, e svilupparne forme di rappresentanza o consultazione nei Cdr stessi
- Indicano l'opportunità di avviare una campagna nazionale per la corretta applicazione della legge 150/2000, da realizzare d’intesa con la Commissione uffici stampa Fnsi e con il coinvolgimento dei freelance sui territori. Ciò per promuovere una “sorveglianza diffusa” su bandi e incarichi, dando vita a un’iniziativa coordinata, tra livello nazionale e locale, di denuncia e pressione per l’adozione e applicazione del “bando virtuoso” elaborato dalla Commissione uffici stampa Fnsi. Altresì vanno studiate le forme per far applicare contratti di tipo giornalistico anche agli addetti stampa di enti privati.
- Chiedono che vengano sollecitamente attivati dei brevi corsi di formazione sindacale e sulle normative di legge e contrattuali, rivolti specificatamente ai freelance e collaboratori. Ciò sia per diffondere maggiormente conoscenze e strumenti di autotutela professionale, sia per favorire la crescita di una maggior coscienza collettiva sindacale fra freelance e collaboratori.
- Confermano la necessità che vengano attivati dei corsi di formazione ed aggiornamento professionale per i lavoratori autonomi, adeguati alle nuove esigenze della professione e del mercato del lavoro, anche in convenzione con realtà universitarie specializzate sul tema, sottolineando che la formazione continua è un obbligo imposto dalla riforma dell'Ordine.
- Chiedono a tal fine l'applicazione immediata delle disposizioni sulla formazione di cui all'art. 4 CNLG, nota a verbale n. 2: “La FIEG e la FNSI realizzeranno corsi di aggiornamento professionale per i giornalisti privi di occupazione o che non abbiano un rapporto di lavoro subordinato”
Auspicano, in coerenza, l'adozione di una piattaforma di iniziative formative d'intesa con l'Ordine, che prevedano la riconversione del sistema delle Scuole di giornalismo, attualmente finalizzato solo all'accesso, in un sistema in grado di fornire anche aggiornamento professionale e formazione continua gratuiti o a particolari condizioni favorevoli per lavoratori autonomi (per fasce di reddito).
- Chiedono che sia data piena attuazione all’Ordine del giorno sul lavoro autonomo approvato dal XXVI Congresso Fnsi, secondo il quale gli organismi di Commissione e Assemblea nazionali e Commissioni Regionali per il lavoro autonomo “vanno ora sviluppati e sostenuti con azioni, mezzi e risorse economiche adeguati a garantire loro di operare con continuità ed efficacia, in modo che diventino reali punti di aggregazione e coordinamento delle istanze dei freelance, luoghi propulsori di idee, dibattito e intervento.”
SU QUESTI TEMI SI RICHIAMANO TUTTI I COLLEGHI
innanzitutto i freelance ed autonomi, impegnati nei territori, negli organismi di categoria e-o nei movimenti di base, a sviluppare forme di confronto e mobilitazione, che possano partire anche dai livelli territoriali, anche in forma coordinata, su tali problematiche. Un passaggio, questo, necessario per sviluppare una più diffusa coscienza e maggiore efficacia, per dare nuove e più adeguate risposte, diritti e forme di tutela del lavoro autonomo e precarizzato.
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Mozione (presentata dai rappresentati di Stampa Romana)
di Assemblea Nazionale e Commissione Nazionale Lavoro Autonomo/Fnsi
Roma, 16 novembre 2012
Noi giornalisti freelance, collaboratori e precari
CHIEDIAMO
alla Giunta Nazionale Fnsi e al segretario generale Franco Siddi di:
. Aprire subito vertenze collettive specifiche con gli editori su:
1. rispetto dei tempi di pagamento (come da Ccnlg);
2. tutela legale per collaboratori, freelance e lavoratori autonomi;
3. contrastare tagli unilaterali dei compensi da parte degli editori
4. con l’Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche
Amministrazioni: tavolo per l’applicazione della legge n. 150 sugli uffici stampa
. Impegnarsi fortemente nella realizzazione dell’Osservatorio previsto dalla Carta di Firenze e, col coinvolgimento anche delle Associazioni regionali, nell’applicazione della stessa, in sintonia coi rispettivi Ordini regionali che possono anche procedere d’ufficio
. Vigilare attivamente sui cdr perché tutelino anche gli atipici, prevedendo nelle contrattazioni aziendali e negli stati di crisi aziendali la questione “collaboratori” e vigilando sulla presenza di pensionati in redazione e sul dilagare dei contratti di collaborazione tra loro
. Prevedere nel prossimo Ccnlg la rappresentanza dei giornalisti non contrattualizzati, anche tramite la costituzione di coordinamenti dei collaboratori per testata che individuino un proprio rappresentante all’interno dei Cdr e, in alternativa, la possibilità per l’associazione sindacale regionale di nominare con pieni poteri un rappresentante all’interno del Comitato di redazione
. Aprire con editori, governo e Inpgi un tavolo/vertenza “lavoro” dal momento che i giornalisti atipici sono esclusi dalla riforma Fornero
. Promuovere gli stati generali dell’informazione precaria (editori, governo, Inpgi, Ordine, sindacato, movimenti): dagli stati di crisi (se le testate chiudono, anche i collaboratori perdono il lavoro, oltre a non aver diritto a nessun tipo di welfare) ai nuovi scenari del giornalismo.