Il neo presidente Giovanni Rossi e il segretario Franco SiddiFnsi-Fieg, riprende il dialogo. Lo sottolinea il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, che oggi a Roma ha incontrato, insieme con il nuovo presidente del sindacato dei giornalisti Giovanni Rossi, il presidente della Federazione italiana degli editori di giornali Giulio Anselmi e il direttore generale Flavio Carotti per discutere del delicato momento che sta attraversando il settore dell'editoria. Tra i risultati più importanti, annuncia Siddi, ''un'intesa di metodo per l'avvio del negoziato contrattuale che si prevede a metà marzo''.
Nell'incontro in sede Fieg - alla prima parte del quale è stato presente anche il presidente dell'Inpgi Andrea Camporese - Fieg e Fnsi, riferisce Siddi, hanno avuto un ''chiarimento sul metodo di gestione per le vertenze in corso con attenzione alla sostenibilità degli strumenti utilizzabili''. Le parti, spiega il segretario generale Fnsi, ''si sono impegnate a verificare, insieme con il ministero del lavoro, possibili procedure differenti nell'accesso a strumenti di protezione sociali visto che le risorse sono poche''.
Da parte della Fnsi, sottolinea, c'è stata la richiesta di ''razionalizzare il peso delle istanze presenti sul tavolo.
Importante l'intesa di metodo per un avvio del negoziato contrattuale alla fine della prima quindicina di marzo''. Certo, fa notare Siddi, ''la criticità della situazione non sfugge a nessuna delle due parti. Si ritiene che ci debba essere assunzione di corresponsabilità con riguardo ai pilastri del sistema, tra i quali c'è la stabilità dell'Inpgi''. E per questo ci sarà una continuità di rapporto per una valutazione della situazione.
Da Fieg e Fnsi, riferisce Siddi, ''disponibilità a trovare soluzioni sulle questioni del lavoro e in particolare sul lavoro autonomo e sul precariato''. Tra le decisioni, il riavvio immediato della commissione bilaterale sul lavoro autonomo e l'insediamento della commissione bilaterale contrattuale sull'innovazione e le nuove professionalità.
E non solo: da entrambe le parti, dice Siddi, c'è stato l'impegno a rivedersi a breve ''per verificare convergenze possibili sulla riforma della legge 416''. ''Sia gli editori sia noi - sottolinea - abbiamo ben presente che occorrono azioni anche pubbliche per riavviare processi di sviluppo basati sull'innovazione e che sostengano la indispensabile trasformazione dell'industria editoriale, trasformazione che riguarda l'impresa ma anche modelli di informazione professionale e quindi il giornalismo''. Da qui, aggiunge, l'esigenza riconosciuta da Fnsi come da Fieg di lavorare sulla formazione ''materia che è già presente nel contratto e che dovrà trovare sistemi operativi di intervento''. Insomma, conclude Siddi, ''la crisi in sostanza morde ma si cerca di non arrendersi e di pensare che ci sia altro da fare oltre che registrarla. Ciascuno deve fare la sua parte in maniera profonda''.
(ROMA, 18 FEBBRAIO - ANSA)
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