Venerdì 12 aprile, alle 18, a Palazzo Ceriana Mayneri (corso Stati Uniti 27, Torino), il Caffè dei Giornalisti ospiterà l'associazione francese Maison des journalistes di Parigi, per un incontro aperto al pubblico sulla libertà di stampa.
Al tavolo, la direttrice Darline Cothière e due giornalisti rifugiati per portare le proprie esperienze, dibattere il tema e far conoscere ai giornalisti italiani e alla gente la realtà della Maison des journalistes di Parigi, dove ogni anno vengono accolti da tutto il mondo e ospitati, giornalisti perseguitati nel loro Paese per aver esercitato la professione.
Oltre a loro, Jean-Claude Mbede, giornalista rifugiato politico del Camerun, in Italia dal gennaio 2008.
Interviene Stefano Tallia, segretario dell'associazione Stampa Subalpina. Porterà il suo saluto Viorica Nechifor (Presidente ANSI - Associazione Nazionale Stampa Interculturale).
Sarà presente Edith Ravaux, Console di Francia a Torino.
Modera Stefanella Campana, direttore della versione italiana di Babelmed e vice presidente dell'Istituto Paralleli.
EXILE, GIORNALISMO ESILIATO
Perseguitati, espulsi e quindi alla fine stranieri, senza casa, senza lavoro, rifugiati: i giornalisti colpevoli di aver difeso il diritto di informazione nei loro paesi, sono bersaglio per intimidazioni, arresti arbitrari e torture e allora devono andar via.
L'esilio è spesso l'unica possibilità per salvarsi, e per salvare la propria famiglia.
Affrontare l'esilio per non rinunciare all'essenza del proprio lavoro, vuol dire credere nel valore dell'informazione libera e pluralista; e vuol dire affrontare la persecuzione e la partenza, la separazione dai propri luoghi e dai propri cari, pur di non tacere e non sopprimere il proprio mandato professionale.
E intorno alla libertà di stampa ruota la mostra che sarà allestita in piazza Carlo Alberto: una trentina di vignette sul tema, realizzate da illustratori e giornalisti di tutto il mondo, selezionate tra i bozzetti pervenuti nel 2011 nelle mani di Kianoush Ramezani, vignettista iraniano costretto a lasciare la sua patria per poter praticare liberamente il suo lavoro e rifugiatosi presso la Maison a Parigi. Il suo appello ebbe risposte entusiastiche e fu l'inizio del grande progetto di una mostra che sotto il logo EXILE fu realizzata nella capitale francese in partenariato col Comune di Parigi, in occasione della Giornata Mondiale della libertà di Stampa (3 maggio), istituita dall'UNESCO nel 1993.
La ricchezza espressiva del disegno sottolinea la sofferenza dell'ingiustizia e l'esigenza della solidarietà in nome di un valore comune, a prescindere dalle diversità di lingua e di convinzioni politiche o religiose: la libertà di stampa e di informazione, essenziale per lo sviluppo e la protezione di un democratico pluralismo all'interno dei media.
La mostra e l’incontro hanno il Patrocinio della Provincia di Torino e della Città di Torino.
L'iniziativa, concepita in partenariato con la Maison des journalistes di Parigi, è inserita nell’ambito di TORINO INCONTRA LA FRANCIA
***
Sostengono il progetto Stampa Subalpina, Reporter senza Frontiere-Italia, Babelmed e CCM.
***
La Maison des journalistes, immaginata e realizzata da Danièle Ohayon e Philippe Spinau, ha aperto le porte nel maggio 2002, a Bobigny e, nel dicembre 2003, si è installata nella sua sede definitiva a Parigi, al n. 35 di rue Cauchy, nella XV circoscrizione.
In questa ex fabbrica di spazzole messa a disposizione dal Consiglio di Parigi, la Maison des journalistes dalla sua apertura ha ospitato più di 250 giornalisti in fuga dalle persecuzioni. Questi uomini e queste donne vengono da una cinquantina di Paesi differenti, secondo l’attualità internazionale delle repressioni.
Dopo mesi e anni passati in ansia, dormendo con un occhio aperto, il poter chiudere la porta di una camera sicura, grazie al patrocinio di un media francese, è un primo passo importante. Condividere un luogo di vita con altri giornalisti che hanno vissuto le stesse passioni e le stesse sofferenze, al di là della diversità di lingua, religione e posizione politica, aiuta a trovare la forza per ricostruire una nuova vita. La Maison des journalistes offre buoni pasto, corsi di francese, un sostegno sociale e legale. Il suo giornale on line, l’oeil de l’exilé permette agli ospiti di riprendere in mano carta e penna, microfono e telecamera. Grazie all’operazione Renvoyé Spécial (Inviato Speciale), in partenariato con il CLEMI (Centre de Liaison de l’Enseignement et des Médias d’Information) e Presstalis, i giornalisti hanno la possibilità di portare la propria testimonianza agli studenti liceali.
La Maison des journalistes vive della solidarietà dei media patrocinanti che contribuiscono con il 50% delle sovvenzioni europee, e del sostegno del Comune di Parigi nonché dei contributi di partners e sponsor.
www.maisondesjournalistes.org
***
Il Caffè dei Giornalisti è un'associazione culturale che nasce nel 2012 da un'idea di Rosita Ferrato, giornalista professionista e scrittrice di Torino.
"Come a Parigi esiste una casa dei giornalisti, mi sono detta, perché a Torino, crocevia di culture e città ricca di idee, non potrebbe esistere un Caffè dei giornalisti? Il caffè è posto dove incontrarsi, ritrovarsi e stare insieme, condividere commenti ed emozioni; da cui uscire sempre un po' arricchiti e con nuovi spunti su cui riflettere e magari costruire percorsi nuovi...un luogo ideale per conoscere altre realtà e sostenere l'impegno di tanti colleghi, per promuovere un confronto costante tra noi, ma anche con la società civile e con i giornalisti di altri paesi”
Il Caffè dei Giornalisti prende vita da un sito web e si concretizza nelle attività e negli eventi proposti in diversi luoghi storici di Torino e di altre città per promuovere la cultura del rispetto e della libertà di informazione e di stampa, ma anche farsi ponte verso nuove esperienze e nuovi modi di interpretare il giornalismo.
www.caffedeigiornalisti.it
Per informazioni
info@caffedeigiornalisti.it
seguici su Twitter @caffegiornalist
www.caffedeigiornalisti.it