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05/07/2013

La Subalpina al Sottosegretario Editoria: "Interventi a sostegno dell'innovazione"

Segue alle 18,30 un incontro aperto a tutti, promosso dal PD. Sul piatto il futuro del settore

Interventi a sostegno dell’innovazione e della riqualificazione professionale dei giornalisti e strumenti legislativi in grado di assicurare equità e tempi certi di pagamento per i free-lance. È quanto ha chiesto l’Associazione Stampa Subalpina nel corso dell’incontro con il Sottosegretario all’editoria Giovanni Legnini. "Da oltre due anni - ha spiegato il segretario del sindacato dei giornalisti, Stefano Tallia - questo settore vive una crisi grave che sta mettendo a repentaglio decine di posti di lavoro. Oltre alle ristrutturazioni che hanno riguardato le due principiali testate piemontesi, "La Stampa" e "Tuttosport", e che stanno portando al prepensionamento di quaranta colleghi, segnali di difficoltà dovuti al calo della pubblicità e delle vendite arrivano anche dal settore dei settimanali e bisettimanali locali". Si tratta di una rete di oltre trenta testate al cui interno sono impegnati 160 giornalisti a tempo pieno e centinaia di collaboratori. Spesso, ad aggravare i problemi di questi giornali, vi è una scarsa propensione delle aziende a investire nelle nuove tecnologie, che rappresentano la sola via per uscire dalla crisi e per dare una prospettiva a testate talvolta più che centenarie. Anche per questo l’Associazione Stampa Subalpina ha sollecitato il Sottosegretario a modificare il sistema delle provvigioni, andando a premiare le aziende che, oltre a rispettare i contratti di lavoro, si impegnino in progetti innovativi.

Un discorso che riguarda anche l’emittenza radiotelevisiva locale, il settore che si trova in questo momento in maggiore sofferenza. Pur essendo questo al di fuori delle competenze del Sottosegretario, il sindacato dei giornalisti ha rimarcato la gravità della situazione e l’esigenza di un nuovo quadro legislativo, che metta ordine nel settore e stabilisca criteri equi nella divisione delle risorse pubblicitarie.

Un capitolo a parte riguarda le vicende dell’editrice "La Stampa" la cui proprietà è impegnata nel tentativo di acquisizione di una parte importante del pacchetto azionario di Rcs. Al rappresentante del Governo la Subalpina ha ribadito le preoccupazioni già espresse la scorsa settimana circa il rischio che questa operazione possa prefigurare un disimpegno dal quotidiano torinese. Se questo dovesse accadere, il sindacato dei giornalisti non risparmierà energie per evitare la perdita di altri posti di lavoro e l’indebolimento di una voce di straordinaria importanza per il territorio piemontese.




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Lunedì 8 luglio, alle 18,30, al Circolo della Stampa, Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, a Torino, il Sottosegretario Giovanni Legnini incontrerà il mondo dell’editoria e dell’emittenza radio-televisiva piemontese (editori, giornalisti e operatori del settore). Promosso dalla Delegazione parlamentare del Partito Democratico del Piemonte, l'incontro è pubblico, sul tema: “Informazione locale. Risorse certe per uscire dalla crisi".


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L'Associazione Stampa Subalpina incontrerà lunedì il Sottosegretario all'Editoria Legnini, al quale chiederà un impegno del governo per il settore, che premi le imprese orientate ad investire sull’innovazione, unica strada per uscire da una crisi che sta mettendo a repentaglio centinaia di posti di lavoro.
Nell'ambito del panorama piemontese, intanto,la notizia di un rinnovato e più consistente impegno della Fiat nel patto di sindacato Rcs - indipendentemente da come si comporrà nelle prossime ore l'assetto azionario definitivo - non può non destare interrogativi sul futuro del più importante quotidiano torinese. E segnatamente sulla possibilità che questa operazione possa prefigurare un disimpegno del Lingotto rispetto a "La Stampa".
I giornalisti de "La Stampa", infatti, stanno affrontando un pesante stato di crisi che porterà nel giro di dodici mesi al pensionamento anticipato di trentadue redattori, un onere gravoso per la redazione, per le casse degli istituti di categoria, oltre che una rilevante perdita di professionalità.
Se i giornalisti hanno accettato questi sacrifici è perché hanno creduto nel piano di rilancio presentato dalla direzione, un piano che punta in maniera decisa sulle nuove tecnologie. Perché abbia successo, in particolare nel difficile momento che sta affrontando l’editoria, è però necessario che nessuna risorsa - materiale, morale - venga sottratta a questo impegno.
Per questo il sindacato dei giornalisti piemontesi, facendo anche appello alle istituzioni locali, chiederà alla proprietà dell’editrice "La Stampa" di confermare tutti gli impegni assunti per il rilancio della testata.


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