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07/08/2013

Editoria, accordo anti-crisi per l'intera filiera

Il sottosegretario Legnini: misure urgenti nella legge di stabilità

Roma,  6  agosto 2013.  È stato raggiunto «l'accordo tra governo e mondo dell'editoria, per arginare la grave crisi in atto e individuare le vie per la ripresa». Lo annuncia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il settore, Giovanni Legnini, spiegando che l'intesa «coinvolge, per la prima volta, l'intera filiera dell'editoria».  «L'accordo tra governo e mondo dell'Editoria, per arginare la grave crisi in atto e individuare le vie per la ripresa, è stato raggiunto dopo meno di due mesi di confronto», spiega Legnini nella nota. «Si tratta di un'intesa importante che coinvolge, per la prima volta, l'intera filiera dell'Editoria italiana: produzione news, pubblicazione (stampa e on line), distribuzione e vendita. L'accordo segue la risoluzione parlamentare approvata il primo agosto scorso dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato e costituirà la base per un prossimo intervento normativo». «La crisi dell'editoria - sottolinea ancora Legnini - è andata vieppiù aggravandosi negli ultimi mesi e da essa si esce avendo chiari gli obiettivi che si vogliono conseguire, gli strumenti da utilizzare e le risorse, seppur scarse, che si possono impegnare. È ciò che abbiamo inteso definire insieme a tutti i protagonisti del mondo dell'editoria e gli obiettivi concordati saranno la base per costruire un vero e proprio piano industriale di rilancio del comparto, che avvieremo nei prossimi mesi, parallelamente ai primi interventi normativi più urgenti». «Pertanto, quello compiuto oggi - conclude il sottosegretario - è un primo ma prezioso passo per avviare la ripresa del comparto nel segno dell'innovazione dell'Editoria italiana». Al documento hanno aderito tra gli altri: Fieg (Federazione Italiana Editori Giornalisti), Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana), Inpgi (Istituto Nazionale Previdenza Giornalisti Italiani),l'Anadis (Associazione Nazionale Distributori Stampa), l'Anes (Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata), Anso (Associazione Nazionale Stampa Ondine), Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, File (Federazione Italiana Liberi Editori), Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), Mediacoop, Ndm (Network Diffusione Media); Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana); Sinagi; Snag; Uiltucs; Fenag; Usiagi Ugl. (ANSA).


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EDITORIA:  RAGGIUNTA INTESA SU DECALOGO MISURE ANTICRISI -  Giovanni Legnini: primo passo per rilancio settore nel segno innovazione

Roma, 6 agosto 2013. Dal rifinanziamento del credito agevolato alle imprese al sostegno alle start up, alla promozione dell'offerta legale online e di intese tra editori e motori di ricerca per individuare forme di pagamento per l'uso delle news in rete. Arriva un decalogo di misure per arginare «la grave crisi» che soffoca il mondo dell'editoria e «individuare le vie per la ripresa», grazie all'accordo raggiunto oggi tra il governo e, per la prima volta, l'intera filiera del settore. È «un primo ma prezioso passo per avviare la ripresa del comparto nel segno dell'innovazione», commenta il sottosegretario Giovanni Legnini. L'intesa si innesta in un contesto di «crisi profonda e strutturale», ma anche - spiega Legnini - di «nuove opportunità di crescita del sistema, legate all'innovazione e alle diverse forme di fruizione dei contenuti informativi». Di qui la necessità di nuovi strumenti di sostegno, perchè quelli contemplati dalle leggi vigenti «non sono più sufficienti». Tanto più se si guarda fuori dall'Italia: basti pensare che «la Francia ha previsto di impegnare, nel solo 2013, risorse pubbliche per un valore di 516 milioni di euro» nel settore, cifra «di gran lunga superiore a quella che è attualmente stanziata per i prossimi tre anni nel bilancio statale italiano». Queste le linee di intervento individuate nell'accordo, firmato tra gli altri da Fieg, Fnsi, Inpgi, Consiglio dell'Ordine e dalle associazioni di distributori e giornalai e raggiunto dopo la risoluzione approvata dalla commissione Affari Costituzionali del Senato che impegnava il governo ad adottare misure immediate per il rilancio dell'editoria. Sostenere i processi di innovazione tecnologica e di ristrutturazione aziendale attraverso il rifinanziamento di misure come il credito agevolato alle imprese; favorire la nascita di nuove imprese ispirate a modelli innovativi attraverso l'applicazione degli strumenti già previsti in altri settori per le start-up; favorire l'ingresso di nuovi e qualificati professionisti con l'abilità nell'area dei new media, insieme al rifinanziamento al sostegno all'uscita e degli altri strumenti di protezione sociale, anche utilizzando gli strumenti della legge 416; promuovere, anche con misure di incentivazione fiscale, il pieno sviluppo delle potenzialità delle piattaforme digitali e l'offerta dei contenuti multimediali e digitali, compatibilmente con le normative europee ed i vincoli di finanza pubblica; favorire, nell'informazione online, l'offerta di contenuti legali per garantire un'effettiva tutela del diritto d'autore; favorire accordi tra le organizzazioni di rappresentanza degli editori e le società che svolgono attività di aggregazione di notizie, per individuare forme di remunerazione per l'utilizzo in rete dei contenuti editoriali. L'intesa punta anche a promuovere la modernizzazione della rete di distribuzione e dei punti di vendita; promuovere il confronto con le autonomie locali e regionali per definire criteri uniformi di applicazione delle misure su distribuzione e vendita dei giornali; garantire un livello adeguato e stabile di finanziamento del fondo gestito dalla Presidenza del Consiglio per i contributi diretti per il prossimi triennio; evitare che il fondo sia gravato da oneri finanziari relativi a regolazioni debitorie pregresse; favorire per il prossimo triennio la prosecuzione dell'attuale regime tariffario concordato con Poste Italiane, anche contemplando ulteriori alleggerimenti delle tariffe per imprese editoriali minori e no profit. (ANSA).


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Editoria: nella legge di stabilità misure urgenti contro la crisi. Si lavora intorno ad una disponibilità di circa 50 milioni all'anno per tre anni


Roma, 6 agosto  2013.  La spinta della risoluzione del Senato e la forte intesa raggiunta dalle parti sociali questo pomeriggio nella riunione presieduta dal Sottosegretario Legnini, hanno contribuito a delineare misure urgenti che dovranno trovare collocazione nella prossima legge di stabilita', per fronteggiare la crisi in atto e fare ripartire il sistema dell'editoria. Secondo quanto apprende Asca da fonte qualificata, si lavora intorno ad una disponibilita' di circa 50 milioni all'anno per tre anni, avendo come obiettivi l'avvio di start-up per nuove imprese editoriali, il sostegno a progetti di innovazione con misure di credito agevolato e anche attraverso processi di ristrutturazione aziendale assistiti da interventi di protezione sociale (a partire dagli ammortizzatori sociali e compresi quelli della legge 416) e misure che consentano l'ingresso di nuove figure professionali, in particolare con competenze nei settori dei new media. Altre linee di intervento riguardano l'azione per favorire accordi sul diritto d'autore sul web, specie per cio' che riguarda gli aggregatori di notizie. Previste misure di modernizzazione anche per la rete di distribuzione e vendita dei prodotti editoriali. Per cio' che attiene alle misure di sostegno ai quotidiani di partito ed a quelle espressioni di forme cooperative o di minoranze linguistiche l'obiettivo e' di assicurare nel triennio un livello di finanziamento adeguato e stabile. L'intesa punta a favorire la prosecuzione dell'attuale regime tariffario postale, anche contemplando ulteriori alleggerimenti delle tariffe per le imprese editoriali minori e no profit. (ASCA)

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