Si è riunito il 23 settembre a Bruxelles il "Bolstering the business of liberal profession working group", durante il quale Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi, cassa di previdenza dei giornalisti italiani, nonché presidente dell'Adepp, Associazione degli enti previdenziali privati, ha posto il problema della reale inclusione dei liberi professionisti nei programmi e nei bandi europei.
“Il dottor Marko Kuravic, direzione generale impresa, che coordina il working group, ha assicurato che verrà effettuata una comunicazione per chiarire che in tutte le misure a favore delle Piccole e medie imprese verranno inclusi i liberi professionisti – dichiara Camporese, a conclusione dei lavori - Pensiamo quindi ai bandi del Fondo sociale europeo, sul credito, per l'autoimpiego che, purtroppo, non sempre sono aperti ad una categoria che, nel nostro Paese, è fortemente presente nel sistema Italia”.
“Una conferma di quanto già contenuto nelle linee guida dell’Action Plan for Entrepreneurship approvato dalla Commissione europea nel gennaio scorso, che ha aperto la strada all’equiparazione dei liberi professionisti alle Piccole e medie imprese, – sottolinea il presidente Camporese – che si traduce in un ulteriore passo in avanti: il riconoscimento dell’importante ruolo che i giovani professionisti svolgono per l’economia europea, la loro indiscussa capacità di affrontare la crisi e quindi la necessità di usufruire anche di misure a sostegno della professione”.
“E' importante, infatti, che in sede europea si prosegua con concretezza verso l'applicazione di una serie di misure a favore dei liberi professionisti – conclude Camporese – Dai bandi di accesso, semplici e diffusi anche in lingua italiana, ai finanziamenti per la formazione permanente, alle start up, all'innovazione saranno una opportunità e una sfida che dobbiamo assolutamente cogliere nella dimensione di uno spazio unico comunitario che a Bruxelles viene considerato un dato di fatto”.
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