News

13/11/2013

De Vito: "Contro i pensionati demagogia e fumo negli occhi"

Riunione del consiglio direttivo del Gruppo pensionati del Piemonte

Il consiglio direttivo del Gruppo pensionati del Piemonte, allargato a tutti gli iscritti, si è riunito il 13
novembre nella sede dell'Associazione Stampa Subalpina. All'ordine del giorno i temi della
situazione sindacale, le iniziative dell'Ungp e della FNSI in favore dei pensionati a basso reddito, le
prospettive contrattuali della categoria, anche alla luce della legge di stabilità che sta impegnando
il parlamento. Presenti numerosi colleghi e il fiduciario Casagit Tiziana Longo, il presidente del
Gruppo e vicepresidente nazionale Antonio De Vito ha illustrato i lavori del Consiglio nazionale
svoltosi a Roma il 9 ottobre, soffermandosi sull'entrata a regime del Fondo di perequazione che
entro l'anno darà una integrazione pensionistica a 744 colleghi o superstiti. L'inpgi, come é noto ,
ha già dato il via libera al primo versamento deciso dal Comitato tecnico. Per l'Unione - ha detto
De Vito - si tratta di un traguardo importante, l'articolo 21 del contratto di lavoro sul Fondo di
perequazione è una conquista di tutti i giornalisti italiani, giovani e "diversamente giovani". Perciò
chiediamo che anche nel nuovo contratto venga mantenuta questa norma, che è un ponte fra attivi
e pensionati, un rimedio al progressivo impoverimento dei trattamenti, che non sono affatto d'oro,
se non per una minima percentuale di quiescenti. E' di moda come sempre prendersela con i
pensionati, facendo di ogni erba un fascio, ma spesso le ricette avanzate sono pura demagogia,
prive di serietà, soltanto fumo negli occhi, mentre l'adeguamento all'inflazione per il 2014 sembra a
tutt'oggi l'araba fenice". Si sono susseguiti molti interventi sul tema "pensionati da spremere" ,
mentre tutto il mondo dell'informazione è ogni giorno sotto attacco. L'assemblea torinese ha
chiesto alla FNSI di puntare davvero alla "riduzione del divario tra garantiti e non garantiti" ,
battendosi per cambiare parametri, risorse, norme e abitudini che ostacolano le necessarie
riforme. Infine i pensionati hanno espresso solidarietà e partecipazione per lo sciopero del 15
novembre indetto dai sindacati confederali in Piemonte, per chiedere il rifinanziamento della cassa
integrazione in deroga e maggiore attenzione ai settori più deboli della società e una politica di
risanamento economico improntata finalmente a criteri di equità. L'editoria in grave crisi sta
pagando un prezzo altissimo alla riduzione degli investimenti pubblicitari, calati in Piemonte del 30
per cento nell'ultimo anno, dopo un 2012 disastroso. Così l'informazione rischia il peggio, altro che
libertà di stampa, circolazione delle idee e diritti dei cittadini. Il sindacato dei giornalisti e i
pensionati che ne fanno parte, facciano sentire la loro voce.

Condividi:

C.F. 80089510012 - Copyrights © 2016.
Registrazione Tribunale di Torino n.1913 del 31/1/1968 Iscritto registro Sicid n. 11095/16 V.G. N. 49/2016 Registro Stampa del 3/11/2016

  • Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
  • FNSI.
  • Fondo giornalisti.
  • Ordine giornalisti Piemonte.
  • IMPGI.
  • CASAGIT Piemonte.
  • Centro Studi Pestelli.
  • Circolo della Stampa.
  • ungp.