E' una minaccia inaccettabile, gravissima. Da un video di 4 minuti recapitato a più indirizzi mail, il collega Massimo Numa, cronista de La Stampa, risulta essere stato pedinato per tre anni. Seguita anche la moglie, pubblicato l’indirizzo di casa, il numero di cellulare e le targhe delle automobili in uso alla sua famiglia.
C'erano già state minacce, pacchi bomba. Chi vuole intimidire o colpire Massimo Numa, sappia che Massimo Numa non è solo. L'Associazione Stampa Subalpina è con lui, con tutti i colleghi de La Stampa, con tutti i giornalisti del Piemonte, con tutti coloro che credono fermamente nella libertà di stampa e nel diritto di esercitare il proprio mestiere in condizioni di sicurezza.
Solidarietà piena e fattiva al collega Numa e anche un forte campanello di allarme per tutti, cittadini e istituzioni piemontesi: il livello della tensione e delle intimidazioni si è fatto, da tempo, più che preoccupante.