La Commissione pari opportunità della Fnsi ha rivolto un appello ai conduttori dei talk show e dei salotti televisivi e radiofonici affinché nell’approssimarsi dell’8 marzo aderiscano alla campagna "Posto occupato" e lascino una sedia vuota riservata idealmente alle donne maltrattate, molestate, uccise, tenute ai margini della società e del mondo del lavoro. Una lettera è stata inviata alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola, al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, a quello de La7 Umberto Cairo e all’amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia, chiedendo che decidere l’adesione alla campagna da parte delle aziende da loro guidate. Sono stati anche contattati i conduttori di tutti i salotti delle trasmissioni televisive e radiofoniche.
Per dare forza all’appello è stata anche aperta una pagina Facebook, all’indirizzo “Fnsi: un posto occupato per le donne assenti”, attraverso la quale far sentire la voce delle donne e della società civile non solo in occasione dell’8 marzo ma anche nei prossimi mesi.
Venerdì 7 marzo, dalle 10,30 alle 14, riunione aperta della Cpo, nella sede della Fnsi a Roma.
L’APPELLO: “UN POSTO OCCUPATO PER LE DONNE ASSENTI”
Un drappo di stoffa rossa, a segnare che quel posto è occupato. E lo è da una persona di riguardo: una donna. Una donna che un posto lo occupava, a casa, al lavoro, sul bus, a scuola, a teatro, comunque nella vita. Quel posto che le è stato tolto da un uomo: magari una volta amato, magari diventato un minaccioso sconosciuto. Qualcuno che ha deciso di togliere loro il posto e la vita.
E invece, quel posto va occupato. A nome loro e di tutte le altre, le vittime del femminicidio e della violenza quotidiana, anche quando non arriva alle conseguenze più tragiche. La Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della stampa rilancia, in vista dell’8 marzo, la mobilitazione “Posto occupato” ideata lo scorso anno da “la Grande Testata”. E lancia un appello perché in tutti i talk show televisivi, su qualunque rete televisiva o web e di qualunque argomento si discuta, ci sia un posto occupato da qualcosa di rosso: a testimoniare che la violenza sulle donne e contro le donne è uno dei problemi fondamentali di questo mondo. E chiede anche che le trasmissioni dei salotti televisivi si occupino, almeno per un giorno, di questioni tenute a margine: a partire dalle spagnole del Tren de la Libertad che non solo difendono l’autodeterminazione nella legge sull’aborto, ma rilanciano l’autonomia e il diritto delle donne, per arrivare alle questioni di genere legate alla nuova legge elettorale e a tutte le sedi della rappresentanza, a quelle legate alla salute, al lavoro e alle garanzie di welfare.
Per questo l’appello è a tutto il mondo dell’informazione: un posto occupato per ricordare chi forzatamente da quel posto è stata buttata fuori. E perché tutti i posti delle donne siano occupati. Senza una striscia rossa di sangue, di dolore, di emarginazione.
Per aderire alla campagna, si possono mandare messaggi alla pagina Facebook o alla mail cpo.fnsi@fnsi.it
www.fnsi.it