In quasi un secolo è stato partigiano, imprenditore, giornalista ed editore, Cavaliere del Lavoro e consigliere in Regione Piemonte e in numerose banche. Una vita davvero intensa quella di Cornelio Valetto, classe 1919, che avrebbe compiuto 95 anni ad agosto ma si è spento questa mattina dopo lunga malattia.
Storico amico dell'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, Valetto ha guidato il gruppo Comital - Saiag, multinazionale a cui si deve il successo nel mondo dei marchi Cuki e Domopak.
Giornalista pubblicista, nel 2009 Cornelio Valetto è stato anche per un breve periodo vicepresidente dell'Associazione Stampa Subalpina, carica che lasciò scrivendo così: “Avendo raggiunto i 60 anni di iscrizione all’Albo e al Sindacato, ritengo giusto iniziare a ‘sfoltire’ i miei molteplici impegni e lasciare gli incarichi a chi è più giovane e al passo con i tempi, restando naturalmente a disposizione”.
A Maria Pia e a tutti i congiunti di Cornelio Valetto le sincere condoglianze della Subalpina.
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Da "Repubblica":
ADDIO A CORNELIO VALETTO, IMPRENDITORE E PARTIGIANO
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Da "La Stampa":
Addio a Cornelio Valetto,
ex partigiano amico di Scalfaro
portò nel mondo Cuki e Domopak
Figura di spicco nel panorama dell’imprenditoria, è morto a 94 anni
di Gianni Giacomino
È morto questa mattina, all’età di 94 anni, Cornelio Valetto, figura di spicco nel panorama dell’imprenditoria torinese e storico amico dell’ex capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro. Malato da tempo, si è spento poco dopo mezzogiorno nella sua casa in centro a di Torino.
Valetto ha occupato per anni la scena torinese come imprenditore di primissima fila. Per 37 anni ha guidato il gruppo Comital – Saiag, una multinazionale con oltre 5 mila lavoratori, 18 stabilimenti e sedi commerciali in Italia e all’estero, che ha prodotto negli anni dai mitici recipienti Cuki agli altrettanto famosi fogli d’alluminio o di carta forno o di plastica Domopak.
All’età di 84 anni, l’ex partigiano delle valli di Lanzo, laureato in filosofia, aveva lasciato l’azienda. Che, successivamente, è stata venduta. Cavaliere della Repubblica, grande appassionato di politica, Valetto era noto per quel suo rapporto molto stretto con Scalfaro, un’amicizia nata negli Anni Cinquanta. Un’intesa che non ha mai conosciuto tentennamenti. Di quel loro rapporto l’industriale torinese parlò a lungo in occasione della morte dell’ex Presidente. Si erano conosciuti durante un incontro tra imprenditori cattolici all’ hotel Nazionale di Torino.«Parlavamo la stessa lingua e avevamo le stessi obiettivi. Per Scalfaro, i principi venivano prima della politica». E a chi gli domandava cosa inquietasse di più l’ex capo dello Stato, negli ultimi tempi, Valetto rispondeva sempre in modo secco: «Senz’ altro il decadimento dei valori». Nel 2001 era stato insignito della laurea honoris causae in economia aziendale dall’università di Torino.
Nella sua storia personale va ricordato anche l’impegno come editore, alla guida di un settimanale di matrice cattolica che raccontava i fatti piccoli e grandi della sua terra d’origine, il ciriacese e le valli di Lanzo “Il Risveglio”, testata storia poi ceduta alcuni anni fa.
«Scompare un uomo di grande valore: partigiano combattente nelle sue Valli di Lanzo, imprenditore acuto e coraggioso, cattolico impegnato e politico di forti principi morali» ricorda Fassino «Un uomo che ha speso la sua lunga esistenza misurandosi con molte sfide e vincendole sempre a viso aperto».
E anche Sergio Chiamparino, nell’esprimere vicinanza alla famiglia in lutto, ha descritto Valetto come un uomo che «ha saputo rappresentare al meglio la determinazione, il rispetto dei valori e la voglia di fare propria della nostra terra».
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