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04/08/2014

Nasce Italiana Editrice, fusione di Stampa e Secolo XIX

Subalpina: "Positiva la voglia di investire, necessario valutare tutti gli effetti"

Alla vigilia dell’aumento dei quotidiani in edicola (da oggi La Stampa è a 1,50 euro; la Repubblica e la Gazzetta dello Sport a 1,40), è stata annunciata sabato la fusione delle società editrici di La Stampa e Il Secolo XIX. Nasce Italiana Editrice, proprietà di Fiat al 77% (presidente sarà John Elkann) e della famiglia Perrone al 23% (vicepresidente sarà Carlo Perrone, attuale editore de Il Secolo XIX attraverso la società Sep).
Entro fine anno si perfezionerà il sodalizio industriale, che negli annunci dovrebbe servire a realizzare economie di scala (rispetto a distribuzione, raccolta pubblicitaria, stampa tipografica) in un momento di crisi globale e di trasformazione radicale del settore, senza però snaturare e fondere le due testate, La Stampa e Il Secolo XIX, con oltre cent’anni di storia e un forte radicamento nel Nord Ovest, che continueranno a uscire in edicola separatamente.
L’annunciata fusione è stata accolta con grande attenzione dai colleghi delle due testate, dalle associazioni di stampa Ligure e Subalpina e dalla Federazione della Stampa.  “Anche giornali storici, da soli, rischiano di non farcela più – è stato il commento a caldo del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi -.  E non bisogna dimenticare che Elkann è  l'azionista di maggioranza relativa del Corriere della Sera, giornale attorno al quale si giocano rilevanti partite del sistema editoriale italiano. I poli editoriali sono un tema di discussione sia per le soluzioni da dare alla crisi, sia nei dibattiti sul riassetto del sistema”.
I Comitati di Redazione di Secolo e Stampa incontrano nelle prossime ore i rispettivi amministratori, proprio per avere i necessari ragguagli sull’operazione.
A fianco dei colleghi delle testate e della Fnsi, l'Associazione Stampa Subalpina si mette a disposizione per l’apertura al più presto di un tavolo di confronto fra le parti, da un lato considerando positivamente l’intenzione di rilanciare gli investimenti nel settore editoriale, ma dall’altro ritenendo indispensabile valutare tutti gli effetti che la fusione societaria può avere su organici, contratti, redazioni e futuro delle due testate, tutelando nel contempo identità e autonomia di Stampa e Secolo XIX.
I bilanci delle due testate non hanno il segno più e già sono stati all'origine di pesanti piani di riorganizzazione: è di tutta evidenza, quindi, la necessità di un piano industriale che punti, sì, su sinergie e nuove tecnologie ma senza penalizzare ulteriormente l'occupazione.
L’auspicio della Subalpina è che possa davvero nascere un gruppo editoriale leader a livello nazionale, capace di rilanciare e consolidare le due testate: per questo servono idee e il sindacato è pronto a fare la sua parte.
 

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