Sono 309 i delegati al XXVII Congresso della Stampa Italiana, riuniti da martedì 27 e fino a sabato 31 gennaio a Chianciano Terme per discutere di “Giornalismo attore del futuro: multimedialità, crossmedialità, transmedialità per il lavoro, i diritti e l’autonomia dai poteri”.
Dei delegati 232 sono professionali e 77 collaboratori che, congiuntamente, voteranno per l’elezione del nuovo Segretario generale e, separatamente, per il Consiglio nazionale (91 professionali e 25 collaboratori).
La Subalpina è al congresso con 13 professionali (10 di "Insieme per la Subalpina": Marco Bobbio, Mimma Caligaris, Alessandra Comazzi, Fabio De Ponte, Massimo Delzoppo, Beppe Gandolfo, Silvia Garbarino, Paolo Griseri, Carla Ruffino e Stefano Tallia; e 3 di "Giornalisti Indipendenti": Marco Caramagna, Paolo Varetto e Alberto Fumi) e 7 collaboratori (6 di "Giornalisti Indipendenti": Alberto Acquaviva, Antonino Calandra, Fiorenzo Cincotti, Enrico Cocciulillo, Ezio Ercole e Paolo Manna; e 1 di "Insieme per la Subalpina": Tiziana Montaldo), per un totale di 20 delegati.
Gli interventi
Stefano Tallia: Serve un sindacato unito. Non dobbiamo permettere agli imprenditori di scegliere il contratto da applicare
Alessandra Comazzi: ‘modello Piemonte’? ‘modello Piemonte’ nella speranza “sia un modello esportabile”
Enrico Cocciulillo: serve una iniziativa nazionale per richiamare l’attenzione sui problemi degli uffici stampa pubblici
Antonino Calandra: la mia mozione sugli uffici stampa già scritta per un altro congresso
Fabio De Ponte: un congresso dominato dalla dicotomia tra giornalisti tutelati e giornalisti autonomi
Ezio Ercole: chi sostiene che i collaboratori non devono avere rappresentanza, esca allo scoperto!
Mimma Caligaris: non è per nulla vero che le associazioni regionali non servono ai giornalisti