Pubblichiamo la mozione sul lavoro autonomo approvata dal Congresso Fnsi, frutto di un'integrazione fra tre diverse mozioni sul tema, una delle quali promossa dalla Commissione nazionale lavoro autonomo.
Il 27esimo Congresso della Fnsi, riunito a Chianciano Terme, individua le seguenti linee guida sul lavoro autonomo:
I giornalisti autonomi e atipici, quasi sempre sottopagati, senza diritti, ne' forza di contrattazione individuale, sono oggi la maggioranza della categoria, il 62,6% degli attivi. Continuano, nel frattempo, a diminuire i giornalisti dipendenti.
E' quindi tempo che il lavoro autonomo, nelle sue diverse declinazioni, assuma ruoli di responsabilità, a tutti i livelli, a partire da quelli territoriali e aziendali, negli organismi statutari del sindacato dei giornalisti.
Va riconosciuta pari dignità tra lavoro dipendente e non, rimuovendo tutti gli ostacoli che oggi la limitano o la impediscono e promuovendo la rappresentanza dei non dipendenti ad ogni livello, aziendale, regionale e nazionale.
- Si richiamano: l'attualità dell'ordine del giorno sul lavoro autonomo approvato per acclamazione al 26° Congresso Fnsi nel 2011, le elaborazioni approvate nel tempo dalle rappresentanze nazionali e regionali del lavoro autonomo, e quelle avanzate da più Assostampa.
- Si chiede pertanto la convocazione entro giugno di una Conferenza organizzativa della Fnsi sulle problematiche del lavoro autonomo e della precarietà, per sviluppare un ampio confronto su quanto finora prodotto a livello nazionale e locale, su nuove proposte e per elaborare una piattaforma operativa aggiornata sul tema.
- Il costo unitario del lavoro autonomo professionalizzato non può mai essere inferiore a quello aziendale del dipendente. Pena l'impoverimento del lavoro autonomo e la conseguente spinta allo smantellamento di quello dipendente.
- Politiche di contrattualizzazione che possano rendere economicamente più convenienti le assunzioni rispetto all'uso prolungato di un autonomo.
LA RAPPRESENTANZA
- La rappresentanza del lavoro autonomo va riformata: deve avere origine in un processo elettivo democratico. I non dipendenti devono essere presenti in modo politicamente e numericamente rilevante, anche negli organismi direttivi ed esecutivi federali e regionali. Anche attraverso modifiche statutarie e regolamentari in vista del prossimo rinnovo contrattuale.
- Bisognerà inoltre prevedere che gli organismi di rappresentanza del lavoro autonomo partecipino al lavoro di costruzione del prossimo contratto: va restituito ruolo effettivo in tutto il processo di elaborazione e di politica sindacale a tutti gli organismi statutari, comprese le rappresentanze del lavoro autonomo/atipico, e agli strumenti di consultazione previsti.
- Vanno costruite rappresentanze dei giornalisti non dipendenti anche per i livelli aziendali. E' dunque essenziale trovare forme di rappresentanza nei Cdr, anche definite nel futuro nuovo contratto collettivo.
- Vanno rafforzati il ruolo e il peso del sindacato nei confronti di Governo, Parlamento e partiti, per ottenere quelle riforme normative urgenti e necessarie per rinnovare le regole della professione, e ottenere gli strumenti di legge, oggi inesistenti, per garantire un welfare anche ai non dipendenti. A tal fine è anche necessario garantire rappresentanza nella Fnsi ai lavoratori atipici ed autonomi della Campania.
- Il sindacato deve investire risorse umane ed economiche per rendere effettiva e incisiva, a tutti i livelli, la rappresentanza dei non dipendenti, tenendo conto che gli autonomi impegnati in attività sindacali oggi non godono delle tutele né dei permessi retribuiti spettanti ai colleghi contrattualizzati o pensionati.
LAVORO E WELFARE
Il nuovo e rinnovato gruppo dirigente dovrà affrontare il rinnovo contrattuale previsto per il 2016, con alcune chiare priorità:
- Includere, (eventualmente anche attraverso un nuovo articolato), i lavoratori non dipendenti nel perimetro delle tutele, anche legali, diritti e garanzie contrattuali.
- Studiare in sinergia con l’Inpgi forme dedicate di ammortizzatori sociali, per esempio indennità di disoccupazione al mancato rinnovo della collaborazione, e di assistenza. Diritto a malattia, maternità, pensione: purtroppo oggi questi diritti per i lavoratori non dipendenti sono una chimera.
- Far emergere le false partite Iva, secondo le indicazioni del ministero del lavoro e i dettami della legge 92/2012.
- Garantire ai lavoratori autonomi strumenti, retribuzioni e tutele adeguate.
- Realizzare un monitoraggio costante delle condizioni di lavoro degli autonomi e degli atipici, anche attraverso una più stretta collaborazione con l’Inpgi2.
- Facilitare, con servizi specifici, consulenze e formazione, dedicate alle esigenze degli autonomi, l'accesso alle opportunità offerte dall'uso dei fondi regionali ed europei ed all'accesso al credito, previsto anche dal decreto Lotti, in favore di nuovi progetti editoriali.
- Estendere ai non dipendenti le tutele della Casagit mettendo i relativi contributi a carico dell'azienda.
- Azioni per la stabilizzazione delle molte posizioni, oggi solo formalmente autonome, che corrispondono a lavoro dipendente non contrattualizzato. Vanno anche correttamente applicati gli artt. 2 e 12 del contratto Fieg-Fnsi come primarie forme di lavoro dipendente flessibile, ponendosi come obiettivo politico il superamento dei co.co.co. verso il lavoro dipendente.
- Rispetto dei tempi di pagamento a trenta giorni dalla consegna, come da ordinamento vigente ed evitare tagli unilaterali dei compensi. I lavori commissionati, consegnati e corrispondenti a quanto richiesto, vanno pagati anche se non pubblicati. Il compenso di un lavoro va concordato in anticipo.
- Il prossimo contratto di lavoro deve prevedere il diritto anche per gli autonomi al rimborso delle trasferte, delle spese telefoniche e a una copertura legale da parte delle testate per cui si lavora.
Mozione approvata con 270 sì, 1 no, 7 astenuti