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01/10/2015

Quotidiani: in Italia si vendono 3,5 milioni di copie ogni giorno

La metà di quante se ne vendevano all'inizio degli Anni '90. Gazzetta dello Sport in testa

In Italia si vendono 3 milioni e mezzo di copie di quotidiani ogni giorno. La metà, circa, di quante se ne vendevano all'inizio degli Anni Novanta.
Ma, poiché un giornale è letto o "visto" da più persone, sono poco più di 19 milioni i lettori di quotidiani ogni giorno. La lettura "in digitale" (su smartphone, su computer) coinvolge circa 2 milioni e mezzo di persone. Son questi i dati dell' ultima rilevazione Audipress, che si è svolta tra settembre 2014 e luglio 2015, intervistando oltre 47mila italiani.
La fonte principale d'informazione si conferma la televisione (80%), seguita dai quotidiani (43%), da Internet (40%), radio (18%) e periodici (10,5%).
Passando al dettaglio, la leadership spetta alla Gazzetta dello Sport, con 3.380.000 lettori medi al giorno. Al secondo posto si piazza il Corriere dello Sport a quota 1.462.000 e al terzo posto Tuttosport con 849.000 lettori di media.
Per i quotidiani d' informazione in testa alla classifica si trova ancora il Corriere della Sera con 2.477.000 lettori di media al giorno, insidiato con una distanza di appena 20mila copie da Repubblica con 2.458.000 (che però vanta circa 220mila lettori su tablet ed altri device. Altri tre quotidiani superano il milione di lettori al giorno. Si tratta della Stampa di Torino, con 1.354.000 lettori di cui 65mila su digitale, seguita da "Il Messaggero" a Roma con 1.250.000 lettori (27mila su digitale) e il Quotidiano-Resto del carlino a Bologna con 1.124.000 e soltanto 16mila in digitale. Sesto è il quotidiano economico Il Sole 24 Ore con 957mila lettori al giorno, ma ben 154mila su copie digitali.
La rilevazione ha riguardato anche la free press: domina ancora il campo Metro con 841mila lettori, seguito da Leggo con 752mila. Uno sguardo è stato posto da Audipress anche sui settimanali. Lontanissimi i due generalisti d'inchiesta Espresso (che compie 60 anni) e Panorama, prevalgono quelli più popolari per famiglie. Regge il primo posto Sorrisi e canzoni tv con 2.977.000, al quale fanno seguito Chi con 2.586.000, Dipiù con 2.329.000 e il nuovo Oggi con 2.095.000.
Come valutare, quindi, lo stato di salute dell' editoria italiana? Tutti gli osservatori dicono che i problemi sono profondi, dalle tasse all'aumento dei costi, dal taglio dei giornalisti e collaboratori alla mancanza di un giornalismo d'inchiesta e di qualità. Su tutti la difficoltà di far diventare remunerativa l'informazione su web, che a tutt'oggi "non paga".
L' uso dei mezzi d' informazione sta cambiando, non è più procrastinabile una profonda riflessione sul giornalismo di qualità nell'Era digitale: 143 testate quotidiane, 105 società editrici, 72 stabilimenti di stampa, 80 concessionarie di pubblicità, 139 agenzie d' informazione, 135 mila edicole, più il mondo della radio e della televisione, che è in grande movimento, attendono un momento di alto confronto su questi temi nell'Era digitale. Possibilmente presto.
 

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