Facendo seguito all'incontro del 22 maggio 2015 alla presenza del Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, l'Associazione Stampa Subalpina con Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uil-Comunicazione è tornata a chiedere un incontro urgente per affrontare la situazione ormai al collasso del settore dell'emittenza e dell'editoria locale, incluse le ricadute sulla filiera grafico-cartaia ad esso direttamente collegata: centinaia sono i posti di lavoro a rischio.
Al collasso sono le radio e le televisioni locali, che non hanno saputo resistere al passaggio al digitale terrestre con quel che questo ha comportato in termini di investimenti, e lo sono anche i giornali e periodici locali, dove la riduzione degli investimenti pubblicitari è andata di pari passo con il calo delle copie vendute.
Per quel che riguarda l’emittenza inoltre - ferme restando le erogazioni correnti della L.448/98 e il possibile rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per tre mesi nel 2016 - si aprirà a brevissimo un’incognita sul futuro delle aziende e dei lavoratori, i cui numeri si sono già più che dimezzati nel quinquennio. Alcune televisioni locali hanno chiuso (ad esempio Telesubalpina), mentre altre sono in forte sofferenza.
Sappiamo bene che anche le casse pubbliche versano in condizioni di estrema difficoltà e siamo convinti che sia passato il tempo dei finanziamenti a pioggia.
"Proprio per questo siamo, però, convinti che sia giunto il momento di interventi legislativi strutturali che, pur senza attingere a grandi risorse pubbliche, siano capaci di ridisegnare il settore, sia nel campo dell’emittenza che della carta stampata - sottolineano i segretari della Subalpina e delle organizzazioni sindacali -. Al tempo stesso, crediamo che a livello locale sia possibile immaginare percorsi che accompagnino le aziende verso l’uso delle nuove tecnologie, le sole che possono assicurare un futuro stabile al settore e nuovi piani di sviluppo".
L’alternativa è la perdita di decine di posti di lavoro tra personale tecnico e giornalistico con il rischio della chiusura di voci storiche del nostro territorio. CGIL CISL UIL Piemonte, Associazione Stampa Subalpina, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom Uil chiedono il varo di nuove strategie e di progetti legislativi che siano in grado di ridisegnare il panorama editoriale piemontese, per salvaguardare un settore strategico per la nostra Regione e lo stesso diritto di informazione Costituzionalmente tutelato.
Le PROPOSTE della Subalpina e delle organizzazioni sindacali:
- Rivedere e rifinanziare le leggi regionali di sistema per il settore:
° aiuti alle imprese che investono (ad esempio nelle piattaforme convergenti);
° incentivi alla produzione di programmi di approfondimento regionale indirizzati in particolare ai
settori di crescita (cultura, arte, turismo, sport);
° incentivi finalizzati alla creazione di fusioni, aggregazioni e di reti di impresa;
° uso dei media locali per la comunicazione istituzionale della Regione.
- Attivazioni dei Fondi europei, ad esempio a promozione del bilinguismo e dello scambio culturale trans-frontaliero.