Care colleghe, cari colleghi, sono in arrivo due novità.
Copertura legale anche per le spese della controparte
La notizia è apparsa qualche giorno fa con un certo rilievo sulle pagine della cronaca cittadina torinese: un lavoratore che si era rivolto al giudice per ottenere il riconoscimento di una differenza retributiva, non soltanto ha visto respinta la sua richiesta, ma è stato anche condannato al pagamento di oltre undicimila euro di spese legali. Un caso non isolato, per il quale è necessario “ringraziare” l’attuale Governo che con una modifica legislativa del 2014 ha impedito ai giudici di compensare le spese legali, una facoltà che esisteva dal 1865 e che rappresentava uno dei pilastri della cultura giuridica giuslavoristica. Va da sé che la minaccia di essere condannati al pagamento delle spese legali non abbia lo stesso effetto sulle parti: se per una azienda qualche decina di migliaia di euro rappresentano un rischio assolutamente sopportabile, per un lavoratore si tratta invece di mettere in gioco l’equivalente di almeno un anno di retribuzione.
Per quanto il nostro sia un piccolo osservatorio (i colleghi assistiti dalla Subalpina che avviano un contenzioso legale non sono più di una decina all’anno) abbiamo iniziato a misurare come l’effetto intimidatorio di questa norma nei confronti dei lavoratori – anche nei casi in cui abbiamo subìto torti palesi- sia in effetti molto forte. Il pericolo concreto è che molte persone siano indotte a rinunciare alla possibilità di ottenere giustizia perché intimoriti dal rischio del pagamento delle spese.
L’Associazione Stampa Subalpina (una delle poche in Italia) assicura da sempre ai suoi iscritti la copertura delle spese legali fino all’ultimo grado di giudizio con il solo impegno da parte dell’associato di versare al sindacato il 10 per cento di eventuali risarcimenti monetari. In questo modo i giornalisti piemontesi – una volta esauriti i canali della mediazione sindacale - hanno sempre potuto rivolgersi ai tribunali con la tranquillità di sapere che non avrebbero dovuto sostenere alcun costo. La novità introdotta dal Governo ha, invece, cambiato le carte in tavola, mettendo anche i nostri colleghi di fronte al rischio di doversi fare carico delle spese della controparte.
Circa un mese fa, avvertendo l’effetto intimidatorio della legge, l’esecutivo della Subalpina aveva già deliberato che l’Associazione si facesse carico (oltre che dell’avvocato di fiducia) del 10 per cento delle eventuali spese della controparte derivanti da una sconfitta in giudizio. Ci siamo, però, resi conto rapidamente che questa misura non sarebbe sufficiente e molti diritti potrebbero essere sacrificati sull’altare del rischio economico. Così, con una delibera approvata all’unanimità, l’esecutivo ha deliberato di coprire gli iscritti anche dai rischi delle spese legali della controparte, portando la quota dovuta in caso di risarcimento dal 10 al 15 per cento.
Si tratta di un impegno economico certamente gravoso, che abbiamo però deciso di sostenere perché crediamo che i diritti non abbiano e non debbano avere un prezzo.
Da questo momento tutti i colleghi che vorranno avvalersi dell’assistenza legale della Subalpina, oltre ad essere in regola con il pagamento delle quote, dovranno prendere contatto con i nostri uffici (tel. 011.5623373) e fissare un incontro con il Direttore oppure con uno dei rappresentanti dell’esecutivo per l’avvio della pratica. Nel caso in cui decida di beneficiare del servizio di tutela legale, il collega dovrà firmare da subito il modulo con i reciproci impegni. Il primo appuntamento con il legale verrà, quindi, fissato dall’associazione, mentre resta inteso che i colleghi che prenderanno direttamente contatto con l’avvocato definiranno il rapporto in forma privata.
Bandi europei si entra nel vivo: appuntamento formativo il 21 giugno
Dopo la presentazione del progetto e l’apertura delle iscrizioni alla banca dati, all’interno della quale saranno individuate le professionalità necessarie per concorrere ai bandi europei, il progetto sta entrando in una fase decisamente più operativa. Entro poche settimane saranno scelti i primi progetti ai quali l’associazione parteciperà, mentre per martedì 21 giugno è stato organizzato un primo momento formativo riservato esclusivamente agli iscritti alla banca dati. La giornata di lavoro, organizzata in collaborazione con il nostro partner Igc e che sarà articolata in due momenti (9-13; 15-18), servirà a spiegare a tutti il funzionamento dei bandi europei. Per la buona riuscita del progetto è necessario che tutte le persone coinvolte conoscano questi aspetti in modo da potersi rendere attivi anche nel formulare proposte. Chi fosse interessato a partecipare e non lo avesse ancora fatto è quindi invitato a prendere visione del regolamento http://www.stampasubalpina.it/dettaglio_news.aspx?idnews=2472&pag=1 e a inviare una mail con i propri dati a subalpinaineuropa@gmail.com
Un saluto cordiale.
Stefano Tallia, Segretario Associazione Stampa Subalpina