Fnsi e Uspi hanno firmato a Roma la proroga dell’accordo contrattuale scaduto lo scorso 31 marzo 2012.
Previste nuove norme che estendono la validità del testo anche ai rapporti di lavoro di natura giornalistica svolti nelle testate online di informazione territoriale-locale di aziende iscritte all’Uspi e non collegate, dunque, con aziende editrici o gruppi editoriali nazionali che rientrano nel campo di applicazione del contratto Fieg-Fnsi. L’accordo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2016.
Francesco Saverio Vetere, segretario generale dell'Unione stampa periodica italiana (Uspi) , e Raffaele Lorusso, segretario generale Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), hanno firmato il 20 luglio a Roma, nella sede della Fnsi, la proroga dell’accordo contrattuale scaduto lo scorso 31 marzo 2012.
Nel sottoscrivere il testo, approvato dalla Giunta esecutiva con un solo voto contrario e con il voto unanime della Consulta delle Ars, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e il segretario generale dell’Uspi, Francesco Saverio Vetere, hanno innovato i termini dell’accordo introducendo nuove norme che ne estendono la validità anche ai rapporti di lavoro di natura giornalistica svolti nelle testate online di informazione territoriale-locale, trasmesse mediante qualsiasi piattaforma, di aziende iscritte all’Uspi e dunque non collegate con aziende editrici o gruppi editoriali nazionali che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo Fieg-Fnsi.
«È l’inizio di un percorso – è il commento del segretario generale della Fnsi, Lorusso – che ci auguriamo potrà portare alla definizione di regole chiare anche nel variegato mondo dell’editoria online, riconoscendo diritti e garanzie a chi oggi non ne ha perché lavora in nero».
L’accordo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2016. Entro tale data, Fnsi e Uspi definiranno un nuovo testo che possa meglio regolamentare gli aspetti normativi, professionali, assistenziali e previdenziali dei giornalisti che operano nelle testate e nelle aziende interessate dall’accordo.