Mentre migliaia di persone fuggono ogni giorno dalla guerra e dalla povertà e l'Europa non è in grado di offrire risposte coordinate e solidali, cresce la responsabilità dei giornalisti e degli operatori dell'informazione nel descrivere realtà sempre più complesse. Proprio il racconto e la spiegazione della realtà rappresentano il miglior antidoto al diffondersi dell'odio: il ruolo dei giornalisti può essere molto importante nella costruzione di ponti. Nasce da queste considerazioni il Vademecum per una Informazione Internazionale Responsabile, frutto dei tre anni del progetto Dev Reporter che ha coinvolto giornalisti e organizzazioni non governative di Piemonte, Rhone Alpes e Catalogna e del quale l'Associazione Stampa Subalpina è partner.
Dieci punti, un impegno solidale del mondo della cooperazione e del mondo dell'informazione a individuare strategie comuni per raccontare con chiarezza e correttezza gli angoli più dimenticati di mondo, facendo crescere l'attenzione nell'opinione pubblica.
“Se in questi giorni l'Europa si trova smarrita di fronte alla cosiddetta emergenza migranti, se i sentimenti di odio e razzismo sono prevalenti sulla solidarietà, è anche perché il sistema dell'informazione europeo ha trattato per anni con distrazione gli avvenimenti che hanno sconvolto la vita di milioni di uomini e donne, soltanto perché questi avvenivano in luoghi lontani - ha detto il segretario della Subalpina, Stefano Tallia, intervenendo alla tavola rotonda di Barcellona, alla quale ha partecipato anche Ricardo Gutierrez, segretario generale della Federazione Europea dei Giornalisti - .Dobbiamo impegnarci tutti per illuminare le aree dimenticate del pianeta, perché ignorare ciò che accade in quei luoghi, non è solo egoistico ma è anche miope. Nessuno può considerarsi assolto, tutti siamo coinvolti".
Il Vademecum per una Informazione Internazionale Responsabile sarà presentato a Torino lunedì 15 febbraio, alle 20,30, nella sala Il Movie di via Cagliari 42, alla presenza del Presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti.
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