Si è conclusa ieri con una scelta dolorosa quanto inevitabile l’avventura dei colleghi del “Giornale del Piemonte”. I tre giornalisti della redazione di Torino - ultimi superstiti di una realtà nata diciassette anni fa e che in passato aveva contato su ben altri numeri - hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa.
E’ stato questo l’epilogo di una vicenda iniziata a ottobre, quando l’azienda, senza fornire alcuna spiegazione, aveva sospeso il pagamento degli stipendi dopo che da oltre quattro anni aveva già interrotto il versamento di quanto dovuto al Fondo complementare dei Giornalisti.
A nulla sono valsi gli appelli pubblici e i tentativi del sindacato di aprire un tavolo di trattativa. La proprietà del Polo Grafico non soltanto non ha mai risposto, ma ha anche progressivamente marginalizzato i giornalisti della redazione torinese affidando la realizzazione di parti sempre più importanti del giornale a collaboratori esterni. E’ stata questa probabilmente la “punizione” contro chi ha osato alzare la voce per denunciare le inadempienze aziendali.
Senza stipendio da cinque mesi e mortificati professionalmente, i giornalisti sono stati costretti ad alzare bandiera bianca.
L’Associazione Stampa Subalpina, nel rinnovare la propria piena e incondizionata solidarietà ai colleghi del “Giornale del Piemonte”, conferma che sarà al loro fianco in tutte le iniziative che intraprenderanno per ottenere quanto nel loro diritto.
Associazione Stampa Subalpina
Di seguito il comunicato di cui il sindacato ha chiesto la pubblicazione sul “Giornale del Piemonte” di domani:
Non sappiamo chi abbia scritto le pagine del giornale che state leggendo. Di certo non i giornalisti che per oltre quindici anni hanno lavorato al Giornale del Piemonte.
Messi economicamente alle strette dal mancato pagamento degli stipendi dal mese di ottobre e mortificati professionalmente da un direttore ed editore che li ha da tempo accantonati, i tre redattori della testata hanno rassegnato ieri le dimissioni per giusta causa.
Una decisione drammatica che si sarebbe potuta evitare se l’azienda avesse aperto quella trattativa chiesta già due mesi fa dal sindacato. Invece, la proprietà ha preferito mettere la testa sotto la sabbia, facendo finta che le sofferenza economiche di un gruppo che da cinque mesi non paga gli stipendi e che da oltre quattro anni non versa quanto dovuto al fondo di previdenza complementare dei giornalisti fossero fantasia.
Purtroppo questa è la realtà con la quale ha convissuto fino a ieri una redazione che è stata infine costretta gettare la spugna. L’Associazione Stampa Subalpina è vicina e solidale ai colleghi del “Giornale del Piemonte” e li affiancherà in tutte le iniziative per ottenere quanto dovuto dall’azienda e per tutelare la propria dignità professionale.