“Scegliere fidanzate dell’est perché sono mamme, casalinghe perfette, sempre sexy, disposte a farsi comandare dal loro uomo”: apprezziamo le doverose scuse della presidente della Rai e del direttore di RaiUno, ma crediamo che non siano sufficienti a chiudere una delle pagine più vergognose del servizio pubblico. Un’offesa alle donne e a tutti gli utenti, un connubio di sessismo e razzismo che viola tutte le disposizioni che la Rai deve ottemperare: dal Contratto di servizio alla Policy aziendale per una rappresentazione corretta e rispettosa delle donne. Com’è possibile che in un programma del pomeriggio per le famiglie, visto da bambini e ragazzi, si parli di “bordelli moscoviti” e si veicolino stereotipi sessisti così gravi e rivoltanti? Lo diciamo da tempo: la Rai non ha più il controllo editoriale di molti dei suoi programmi, specie quelli del pomeriggio rivolti alle famiglie, messi in mano a conduttori spesso ingaggiati da scuderie di agenti esterni, del tutto inadeguati a rappresentare i valori del servizio pubblico. Ci aspettiamo che alle scuse seguano i fatti e che si adottino provvedimenti disciplinari per chi è venuto meno ai doveri del servizio pubblico, minandone in modo così grave la credibilità. Lo afferma, in una nota, la Commissione Pari Opportunità della Fnsi.
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