Dal 6 al 10 giugno si vota per Casagit. Riceviamo e pubblichiamo i documenti ricevuti dai candidati. Faremo altrettanto nel caso in cui giungano contributi da altri candidati, in modo da favorire la più ampia circolazione delle idee. In calce istruzioni e modalità di voto.
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CASAGIT, APRIRSI PER MIGLIORARE
di CERRATO e LOMBARDI
C'è un lavoro da fare in Casagit: completare il percorso di apertura e di messa in sicurezza della nostra Cassa di Assistenza Integrativa avviato in questi anni. Nel 2009 la Casagit attraversò una crisi economica importante. Da allora i conti sono tornati in attivo grazie a rigore, attenzione alle spese e innovazione, mantenendo solidarietà e vicinanza a colleghe, colleghi e loro famigliari.
Nel 2016 è stato necessario chiedere qualche sacrificio, in termini di compartecipazione alle spese, per scongiurare le difficoltà determinate dalla crisi generale della categoria dei giornalisti italiani.
L’ultimo Bilancio, approvato ai primi di maggio, si è chiuso con un attivo di 3,2 milioni di euro recuperando ampiamente i due modesti disavanzi realizzati nel 2014 e 2015. Nel 2016 abbiamo rimborsato spese sanitarie per 67 milioni di euro e portato la Riserva Tecnica, cioè il patrimonio della Cassa, oltre i 37 milioni di euro.
Ma i numeri da soli non bastano senza il contesto generale.
I giornalisti Italiani sono professionalmente più fragili, il Contratto tutela sempre meno soggetti. La conseguenza più vistosa, per Casagit, è che nel 2016 per la prima volta gli iscritti sono scesi sotto le 50.000 unità: siamo a quota 49.975, un piccolo scarto, ma nei prossimi anni difficilmente andrà meglio. Meno iscritti significa un ulteriore calo di contributi e con l’età media in salita (per i soci titolari siamo prossimi ai 60 anni) le prestazioni da sostenere in futuro non saranno minori.
Il compito della Casagit è dare assistenza concreta e sostegno a una categoria che continua a confrontarsi con la peggior crisi di settore del Paese. Altri comparti hanno già mostrato segnali di ripresa; per giornali, emittenza radiotelevisiva, web e ogni altro tipo di attività giornalistica proseguono invece precarizzazione, cassa integrazione, licenziamenti e contratti di solidarietà.
La Casagit deve restare attiva ed efficiente per tutti: per chi l’ha sostenuta durante la vita lavorativa e in pensione deve poterci contare e per chi, ancora in attività, ne ricavi un sostegno effettivo al reddito familiare.
Negli ultimi anni abbiamo creato nuovi profili d’adesione volontaria (Profili 2, 3 e 4) con quote proporzionate alle prestazioni offerte, per offrire possibilità di inclusione anche a colleghe e colleghi non tutelati dal Contratto: free-lance, collaboratori, "invisibili". Oggi gli iscritti a questi nuovi profili Casagit superano quota 1.400 con oltre il 70% di loro che li utilizza almeno una volta all'anno.
Casagit è preziosa perché consente, sul delicato capitolo della tutela della salute, una ridistribuzione economica tra più e meno fortunati, tra più e meno garantiti, tra più e meno giovani. Oltre al ventaglio di prestazioni del tariffario assicura copertura gratuita da 24 e fino a 48 mesi a chi ha perso il lavoro, a chi affronta la cassa integrazione e assiste con un contributo mensile oltre 700 colleghi in condizioni di non autosufficienza.
Dopo l’attivo di Bilancio 2016 è giusto considerare alcuni miglioramenti a prestazioni rilevanti, per frequenza o gravità. Ma la vera partita sarà raccogliere intorno alla nostra Cassa altre popolazioni produttive. Dare vita a un soggetto ampio e soprattutto solido nel tempo, senza perdere governance e titolarità del patrimonio che sono dei giornalisti Italiani.
È possibile e, nel mondo dei fondi sanitari alternativi alle assicurazioni, in qualche misura anche atteso, visto il ruolo riconosciuto che abbiamo.
Un percorso, una trasformazione, che non cambierà le prestazioni e dovrà essere realizzato insieme all’intera categoria: l'FNSI, il Sindacato unitario, che ha voluto la Casagit, 43 anni fa, ma anche l'Ordine, l'Inpgi, il Fondo pensione.
La creazione di Casagitservizi s.r.l. è servita a testare la nostra capacità di operare sul mercato dell’offerta sanitaria in modo più ampio ed essere competitivi. Con le intese realizzate con Confcommercio e con Fasie (Fondo dei dipendenti del settore energetico, 50mila iscritti) Casagit ha dimostrato di saper giocare anche “fuori casa" e senza aumentare di una sola unità gli organici della struttura.
Accanto a questi temi c’è il lavoro fatto nella nostra regione. In Piemonte la rete di convenzioni ha dimostrato gradimento e buona tenuta, vale per i poliambulatori convenzionati in forma diretta, vale per gli odontoiatri e per le cliniche, che pure hanno cambiato spesso gruppo d'appartenenza e quindi anche regole d'ingaggio con i fondi sanitari. Ogni problema è stato valutato e affrontato insieme al Fiduciario, comprese le nuove proposte di convenzioni. Talvolta è stato necessario "tenere" sul numero delle richieste. Aprire a tutti voleva dire perdere condizioni economiche favorevoli ottenute talvolta dopo lunghe trattative. D'altro canto perché un poliambulatorio privato, ad esempio, dovrebbe praticare tariffe calmierate se la “rete” Casagit comprendesse tutti i concorrenti?
Siamo integrativi rispetto al Servizio Sanitario Nazionale ma le difficoltà per accedervi, gli arretramenti nelle prestazioni offerte gratuitamente e l’allungamento delle liste d’attesa, sono sotto i nostri occhi, ogni giorno.
Difendere la Casagit vuol dire mantenere certezze su un'assistenza sanitaria che non è un lusso ma un’esigenza.
Ci candidiamo per sostenere questi principi, per mantenere forte la nostra assistenza sanitaria e garantire un futuro alla Casagit.
Daniele M. Cerrato, Presidente uscente Casagit
Giorgio Lombardi, Fiduciario uscente Casagit
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CASAGIT: GARANTIRE, SEMPLIFICARE E MIGLIORARE
di LONGHIN
Mettere in sicurezza la Cassa senza chiedere ulteriori sacrifici ai colleghi e cercare di migliorare le prestazioni nei confronti di chi in questi anni, tra franchigie e riduzioni di alcune tariffe, ha permesso di riportare in attivo i conti della Casagit. Con questo obiettivo, la salvaguardia e lo sviluppo del nostro welfare, mi candidato per la prima volta per l’Assemblea Nazionale della Cassa.
Un obiettivo difficile da raggiungere. La nostra è una professione in profonda crisi, tra precari che non hanno una prospettiva, colleghi alle prese con contratti di solidarietà, cassa integrazione, licenziamenti, prepensionamenti e pensionati che si sono visti ridurre i loro assegni dopo la riforma dell'Inpgi. Il futuro è ancora incerto. Il settore editoriale è in profonda riorganizzazione, tra la nascita di nuovi gruppi e riassetti un tempo inimmaginabili. Il rischio di effetti negativi sulla Cassa di assistenza, elemento centrale del nostro welfare, non si può escludere se non ci sarà una netta inversione di tendenza.
Per questo è importante che nei prossimi quattro anni si completi il rafforzamento della Casagit, mettendo in sicurezza il sistema e proseguendo nell'offerta dei servizi ad altre categorie professionali individuando quelle più forti e a cui manca un’assistenza sanitaria integrativa. Un percorso che deve comunque garantire ai giornalisti di mantenere il controllo dell’Istituto e che non può prescindere da un miglioramento concreto delle prestazioni, grazie a una “redistribuzione” di parte degli utili ottenuti nell'ultimo anno con i sacrifici fatti dai soci. Tenendo presente il principio cardine della Cassa: la solidarietà.
E’ necessaria una maggiore attenzione e sostegno alla maternità e alla salute dell’infanzia. Vanno incrementate le prestazioni offerte dai Nuovi Profili pensati per i giovani e per i colleghi usciti dal Profilo Uno. Il trend di invecchiamento richiede massima attenzione alle malattie dell’età ed alle patologie neurodegenerative. Occorrono screening, convenzioni con cliniche specializzate, contatti con case di sollievo per alleviare le difficoltà dei familiari dei malati.
Una quota di fondi va utilizzata per migliorare alcune prestazioni, diminuendo il peso dell’Iva sui ricoveri, ridefinendo il rimborso occhiali: è ancora troppo lento e va accelerato, aumentandolo dagli attuali 155 a 250 euro oppure liquidandolo ogni anno e non ogni due. Andrebbe anche allargato il numero di convenzioni dirette, puntando ad esempio sulla fisioterapia, molto richiesta dagli iscritti.
Altre risorse vanno utilizzate per campagne di prevenzioni con lo scopo di contrastare alcune patologie dell’età e della professione. Il beneficio sarebbe doppio, per l’assistito, migliorando la sua qualità della vita, e per la Cassa, che risparmierebbe sulle prestazioni future. Si deve proseguire nel progetto della Casagit Card a tutti i giornalisti iscritti all’Ordine per dare accesso alla rete di convenzioni potendo sfruttare le tariffe di favore. E poi nei territori, partendo dal Piemonte, facendo leva sull’allargamento della base di iscritti con altre categorie ed incrementando convenzioni dirette anche nei capoluoghi di provincia oltre a Torino.
Con questi obiettivi mi candido per preservare, sviluppare e migliorare il nostro welfare. Per fare in modo che la Casagit continui ad essere un punto di riferimento forte per noi e i nostri familiari. Per questo chiedo la vostra fiducia e preferenza.
Diego Longhin, candidato Assemblea Nazionale Casagit
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Le Elezioni per il rinnovo degli Organi Sociali, cioè dei Delegati all’Assemblea Nazionale e dei componenti della Consulta Regionale, si terranno dal 6 al 10 giugno in via telematica accedendo al sito www.casagit.it SPECIALE ELEZIONI 2017 http://www.casagit.it/speciale-elezioni-2017
Potrai esprimere due preferenze tra i nomi della lista dei candidati piemontesi:
CERRATO Daniele Mauro 26/12/1957
LO PRESTI Salvatore 16/02/1940
LOMBARDI Giorgio 05/01/1943
LONGHIN Diego 09/07/1976
LONGO Tiziana 27/03/1952
VAI Carola 25/04/1951
Per votare è necessario inserire il codice socio (o numero posizione socio) riportato sulla Casagit Card o presente in tutte le comunicazioni inviate da Casagit, come le distinte di liquidazione, e la Password che avrai ricevuta via posta. Nel caso in cui, per un disguido non ti sia arrivata la password o sia stata smarrita, o potrai recuperarla contattando il Call Center allo 06 54883333 attivo dal 26 maggio al 5 giugno dalle 9,30 alle 16,30 nei giorni lavorativi. Nei giorni del voto – dal 6 al 10 giugno – il Call Center Elezioni sarà attivo ogni giorno dalle 9 alle 18.
Per agevolare l’esercizio del diritto di voto, sarà predisposta una postazione per il voto assistito presso le sedi della Consulta regionale, in corso Stati Uniti 27 a Torino, nella giornata di sabato 10 giugno e fino alle ore 17.
Possono votare colleghe e i colleghi Soci titolari della Casagit, contrattualizzati, pensionati, volontari purché associati dal luglio 2016 e non morosi alla data dell'8 marzo 2017.
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