Giovedì 15 febbraio, alle 21, nella Sala Toniolo del Circolo della Stampa, Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, a Torino, incontro a ricordo di Giancarlo Carcano, in occasione della presentazione del libro “Torino 1917. Cronaca di una rivolta” (seconda edizione riveduta e corretta).
Modera la serata Giancarlo Quagliotti, presidente dell'Associazione Consiglieri Emeriti Città di Torino. Intervengono Stefano Tallia, segretario dell'Associazione Stampa Subalpina; Battista Gardoncini, giornalista; Marcella Filippa, direttrice della Fondazione Vera Nocentini; e Roberto Bamberga, curatore della nuova edizione del volume. Sono previste le testimonianze di Diego Novelli e Mario Berardi.
GIANCARLO CARCANO: GIORNALISTA, STORICO E CONSIGLIERE COMUNALE
Giancarlo Carcano nasce a Torino il 22 marzo 1934. Inizia a scrivere giovanissimo per il settimanale Il Paese Sportivo diretto da Giglio Panza, dove fa buon uso della sua enciclopedica conoscenza per il calcio e in particolare per il Torino.
Dopo alcuni anni di gavetta inizia a collaborare all’edizione torinese de L’Unità, dove in quegli anni scrivevano, tra gli altri, Cesare Pavese, Italo Calvino e Raf Vallone. Lavora poi per la Gazzetta del Popolo, per il Radio Corriere e infine per la redazione piemontese della RAI, dove diventa conduttore del telegiornale e capo redattore. Negli stessi anni è un punto di riferimento nelle battaglie del sindacato dei giornalisti per la libertà e il pluralismo nell’informazione.
Non solo giornalista, Carcano svolge diverse ricerche di storia. Il suo primo lavoro esce nel 1973 con il titolo Strage a Torino. Una storia italiana dal 1922 al 1971 (La Pietra). Seguono nel 1977 la prima edizione di Torino 1917. Cronaca di una rivolta per le Edizioni Stampatori Nuova Società, nel 1978 L’Affare Rizzoli. Editoria, banche e potere (De Donato, Bari), nel 1984 Il fascismo contro la stampa 1922-1925 (Guanda, Milano), e nel 1993 Torino antifascista. Vent’anni di opposizione, pubblicato con l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti.
Il suo interesse per la politica e la società lo porta ad occuparsene direttamente a livello istituzionale: tra il 1975 e il 1978 fa parte del Consiglio Comunale di Torino, eletto come indipendente nelle liste del PCI.
Muore prematuramente, stroncato da un infarto, il 24 dicembre del 1993.