A poche settimane dal successo della prima edizione, che ha visto 7 vincitori (tra i quali Silvia Landi, psicoterapeuta romana nonché fotografa freelance) imporsi tra 500 proposte provenienti da 72 Paesi del mondo tra articoli (oltre 330), foto (80) e video (oltre 80), arriva un’edizione rinnovata del Food Sustainability Media Award, il premio giornalistico realizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) insieme alla Fondazione Thomson Reuters e nato per premiare chi propone soluzioni concrete per rendere più sostenibili le nostre scelte in fatto di cibo e che siano in grado di superare i paradossi che da sempre contraddistinguono il nostro sistema alimentare.
Il premio resta destinato a giornalisti, blogger, freelance e talenti emergenti che vogliono presentare i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, legati alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità o all'agricoltura e alla nutrizione. Saranno premiati i contenuti (multimediali e non) che puntano a far luce sui paradossi del sistema alimentare, denunciando e proponendo soluzioni per combattere la coesistenza di fame e obesità o lo spreco alimentare e lo sfruttamento della Terra. Il Food Sustainability Media Award si divide, per la nuova edizione, in due categorie: giornalismo scritto e multimedia – includendo in questo termine video (corti e animazioni), audio e foto. Proprio gli audio, come ad esempio i programmi e servizi radiofonici, entrano dunque a far parte della possibile galassia delle candidature al premio. Per ogni categoria verrà premiato un lavoro inedito e uno già pubblicato. Inoltre, tutti i lavori finalisti saranno automaticamente candidati per la categoria “Best of the web”, scelta direttamente dal pubblico.
Come detto, l’obiettivo del FSMA è far luce (e provare ad individuare delle soluzioni) rispetto ai tre paradossi che interessano il sistema alimentare mondiale:
• Fame/Obesità: perché per ogni persona malnutrita nel mondo ce ne sono due che sono obese o sovrappeso;
• Cibo/Carburante: perché un terzo del raccolto di cereali viene utilizzato per dare da mangiare agli animali o per produrre i biocarburanti, nonostante il problema della fame e della malnutrizione;
• Spreco/Fame: perché ogni giorno vengono sprecati 1.3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile, quattro volte la quantità necessaria a sfamare 815 milioni di persone malnutrite in tutto il mondo.
"Sin da subito, BCFN ha lavorato per sensibilizzare e porre l’attenzione sui problemi del sistema alimentare e della sua sostenibilità. Ora è giunto il momento di un cambio di passo: dobbiamo coinvolgere maggiormente le persone e trovare soluzioni possibili per combattere i nostri paradossi alimentari, e i media hanno un ruolo chiave da svolgere in questo" ha affermato Guido Barilla, Presidente BCFN.
Proprio facendo leva sulla forza dei media, il premio si propone di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla questione della sostenibilità alimentare, coinvolgendo un’audience ampia ed internazionale. “Rendere il nostro sistema alimentare più sostenibile è cruciale, soprattutto davanti ai cambiamenti climatici, che stanno diventando sempre più evidenti. E’ un obiettivo che tutti dobbiamo raggiungere: per farlo dobbiamo essere pienamente consapevoli del problema e per questo il buon giornalismo diventa essenziale” ha dichiarato Monique Villa, amministratore delegato della Fondazione Thomson Reuters. “Con questo premio vogliamo riconoscere il valore di quei giornalisti che propongono sfide e soluzioni – se possibile – che possono essere applicate nella vita quotidiana in modo semplice ed efficace”.
I vincitori premiati per un lavoro già pubblicato riceveranno un premio di 10.000 euro. I vincitori che presenteranno lavori inediti e il vincitore della categoria “Best of the web” riceveranno come premio un viaggio per partecipare a un corso di media training sulla sostenibilità alimentare organizzato dalla Fondazione Thomson Reuters. Inoltre, i lavori inediti dei vincitori verranno pubblicati sui siti della Fondazione Thomson Reuters e della Fondazione BCFN, oltre a essere distribuiti attraverso l’agenzia di stampa di Reuters che conta circa un miliardo di lettori. I lavori potranno essere presentati fino al 31 maggio 2018 e i partecipanti potranno iscriversi al contest attraverso il sito web del Food Sustainability Media Award http://www.goodfoodmediaaward.com/. I lavori finalisti verranno annunciati sul sito a ottobre 2018. Nello stesso periodo si apriranno le votazioni per la categoria “Best of the Web”. I vincitori di ogni categoria saranno annunciati durante il 9° Forum Internazionale della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) il 27-28 novembre 2018.
Tutti i pezzi selezionati saranno valutati da una giuria d’eccellenza formata da professionisti di primo piano nel campo del giornalismo, della fotografia e delle politiche di sostenibilità agroalimentare. La giuria include: Mario Calabresi (Direttore de La Repubblica); Laurie Goering (Climate Editor presso la Fondazione Thomson Reuters); Irene Mia (Direttore Editoriale Globale, Thought Leadership presso The Economist); Paul Newnham (Coordinatore per il World Food Programme dell’SDG2 Advocacy Hub); Danielle Nierenberg (Fondatrice di Food Tank); Finbarr O’Reilly (Fotografo e scrittore).